Con il lancio di iPhone X e 8 l’offerta di smartphone Apple è diventata particolarmente articolata. Viene anche da dire stranamente articolata, perché da Cupertino ci avevano abituato a una lineup molto semplice con al massimo tre-quattro modelli “spalmati” su due generazioni in sequenza. Adesso invece sono otto e distribuiti praticamente su quattro generazioni, partendo dal presupposto che iPhone X e 8 sono stati presentati insieme ma sono due concezioni di smartphone diverse.
Come sempre valutare un iPhone in assoluto, per le caratteristiche che ha, dà una visione solo parziale. Meglio considerare le specificità tecniche in funzione di quello che si deve fare e metterle in rapporto tra i vari modelli.
Il display
Mai come in questa lineup il display è un elemento di caratterizzazione importante. Da un lato c’è il display top di Apple – quello di iPhone X – e dall’altro tutto il resto, che conosciamo bene e che già sappiamo cosa è in grado di offrirci.
Apple ha abbondantemente spiegato le qualità tecniche del suo primo display OLED, per l’utente medio l’elemento più evidente è la possibilità di avere uno schermo grande come quello di una versione Plus in uno smartphone che invece ha dimensioni minori, diciamo a metà tra l’iPhone 7/8 standard e la versione Plus. E con una risoluzione più elevata (2.436 x 1.125 pixel contro 1.920 x 1.080) che va a vantaggio soprattutto della leggibilità.
Apple ha lavorato bene anche sulla resa cromatica. La tecnologia OLED garantisce di suo neri profondi e colori intensi, in più c’è il supporto ai contenuti in HDR che promette una resa molto migliore delle sfumature di colore. A patto di avere i contenuti giusti, in HDR10 o Dolby Vision.
Tutto il resto in confronto è quasi storia passata. Sono i soliti display. In effetti iPhone 8 ha un display True Tone mentre le versioni 7 e 6s no, ma per molti utenti è un dettaglio (su iPad è più importante). E il modello SE ha ancora il display vecchio stile. Intendiamoci, restano tra i migliori display del mondo smartphone, ma non cambiano quelli che potevano già essere i criteri di scelta: display piccolo (SE), grande (6s/7/8), più grande e Full HD (6s/7/8 Plus).
La potenza
Tra iPhone 6s/SE e 8/X ci sono tre generazioni di processori Apple con caratteristiche ben diverse. La CPU A9 di iPhone SE e 6s è di concezione tradizionale, mentre con il processore A10 Fusion di iPhone 7 ha debuttato la gestione dinamica dei core interni a seconda del carico di lavoro, concetto portato più avanti dalla CPU A11 Bionic di ultima generazione.
Lo scarto in potenza elaborativa è abbastanza netto tra A11 e A10 e ancora più marcato tra A10 e A9. Soprattutto per quanto riguarda la gestione della multimedialità i processori modulari se la cavano nettamente meglio. Quindi chi è appassionato di giochi o video e vuole usare iPhone anche per la produttività dovrebbe orientarsi sui modelli con processore A11.
Non necessariamente iPhone X però. A parità di processore e memoria il “peso” di dover gestire un display a risoluzione maggiore si sente e favorisce iPhone 8 rispetto a iPhone X. Non di molto, ma una differenza c’è (meno del 10 percento, secondo i primi test).
A scalare tutti gli altri, con iPhone 7 che rende meglio della versione 6s e ovviamente di iPhone SE.
La parte fotografica e video
iPhone X e 8 non hanno cambiato le regole del gioco: la versione “fotografica” degli smartphone Apple resta quella con la doppia ottica posteriore, quindi le versioni 8 Plus oppure iPhone X. In queste avere un processore particolarmente potente nella parte grafica (A11) ha permesso di introdurre la funzione Portrait Lighting per realizzare ritratti creativi. Anche se la funzione è ufficialmente in versione beta, come è stato a lungo per il Portrait Mode di iPhone 7 Plus (a cui resta il terzo gradino di un ipotetico podio fotografico).
Fotograficamente parlando le differenze tra iPhone 8, 7 e 6s non-Plus ci sono ma non poi così significative. Per gli amanti dei selfie la minore risoluzione della fotocamera frontale del 6s (e di iPhone SE) può risultare un handicap. iPhone 6 (non Plus) e SE inoltre mancano della stabilizzazione ottica per fotografie e riprese video.
Sempre nella parte video, la differenza principale tra i vari modelli sta nella cadenza di ripresa video 4K. Solo iPhone 8 e X arrivano ai 60 fps, gli altri modelli si fermano a 30.
Le funzioni accessorie
Qui entrano in gioco essenzialmente Face ID per iPhone X e la ricarica wireless per anche iPhone 8. Sono due elementi distintivi, ma abbastanza da influenzare decisamente una scelta di acquisto? Probabilmente no.
Su Face ID è un po’ presto per pronunciarsi, bisognerà vedere come andrà la funzione di riconoscimento facciale una volta usata sul campo da decine di milioni di utenti. Le premesse sono buone per quanto riguarda la comodità d’uso, d’altronde sono anni che alcuni computer usano un sistema anche meno evoluto per attivarsi e riconoscere l’utente. Sulla sicurezza del sistema ci sono pareri discordanti: alcuni ritengono che sia più sicuro di Touch ID e altri no. Va peraltro detto che in sé il riconoscimento facciale è più preciso della valutazione delle impronte digitali.
La ricarica wireless è una comodità in più, indubbiamente. Dato il relativo successo degli accessori che la portano agli smartphone che ne sono privi, peraltro, viene da pensare che non sia una di quelle tecnologie che fanno la differenza. Se ne sente maggiormente la comodità quando si hanno più dispositivi ricaricabili in wireless con uno stesso accessorio. Anche qui, quindi, si tratta di una comodità da valutare in prospettiva e in base a quanto si è dentro l’ecosistema Apple.
La variabile dei prezzi
Difficile consigliare un modello piuttosto che un altro senza mettere in campo il fattore costo. Sarebbe scontato dire che iPhone X sia il più interessante, si porta però dietro un cartellino del prezzo da quasi 1.200 euro che qualche domanda la fa porre a chiunque. Il contenuto tecnologico-innovativo è indubbio e la qualità costruttiva anche, diciamo però che Tim Cook è probabilmente molto ottimista nel considerare quello di iPhone X un “value price”.
A 949 euro per la versione Plus e 839 per quella normale (prezzi base) nemmeno gli iPhone 8 sono economici, ma sono in linea con il modello tradizionale dei prezzi Apple per gli smartphone di ultima generazione. Come rapporto prezzo/prestazioni convincono più della versione X, della quale comunque condividono la gran parte delle caratteristiche principali. Per chi può fare a meno del display OLED e dell’avanguardia tecnologica sono la scelta migliore.
In ogni evoluzione dello smartphone il modello della generazione appena precedente appare poco appetibile e per iPhone 7 le cose non sono diverse. La differenza di prezzo con la nuova versione 8 non è poca (circa 150 euro per i prezzi base) ma c’è da considerare che la disponibilità di storage è inferiore e che il chip A11 ha la sua importanza, come anche il supporto alle funzioni di realtà virtuale e aumentata di iPhone 8 e X.
La scelta al risparmio potrebbe piuttosto essere iPhone 6s, che consente di spendere quasi 300 euro in meno rispetto ai modelli 8 (sempre per i prezzi base siamo a 549 e 659 euro). Gli iPhone 6s sono ancora smartphone di tutto rispetto, per il modello Plus l’unica mancanza di rilievo è quella legata alla fotocamera posteriore, che non ha la doppia ottica.
iPhone SE fa storia a sé. Può darsi che qualcuno lo acquisti per il prezzo basso (429 euro) ma la sua peculiarità sta nelle dimensioni. Per chi ama lo smartphone Apple vecchio stile è l’unico modello rimasto ed è questa la sua ragion d’essere. Anche se l’appeal del piccolo schermo è in costante calo.