La società sta per annunciare un modello “utility-based” per l’erogazione di servizi quali la potenza di calcolo, lo spazio su server e l’accesso dal desktop, in parallelo con i tradizionali servizi di gestione di rete e sistema.
Compaq sta per annunciare un modello “utility-based” per l’erogazione di servizi quali la potenza di calcolo, lo spazio su server e l’accesso dal desktop, in parallelo con i tradizionali servizi di gestione di rete e sistema. Il modello assomiglia a quello normalmente applicato dalle utility, le aziende energetiche e ricorda una analoga formula di servizio “a consumo” annunciato la scorsa settimana da Hewlett-Packard. Denominato “Computing on demand”, il nuovo piano di fornitura Compaq comprende l’accesso ai server, allo spazio di archiviazione, ai sistemi operativi e ai servizi di gestione. Per il momento il modello fa riferimento alle piattaforme AlphaServer e NonStop Himalaya ma entro il mese di settembre dovrebbero essere aggiunti anche i server x86 ProLiant. L’elemento caratterizzante di Computing on Demand risiede proprio nei servizi gestiti che consentono per esempio al cliente di conoscere in ogni momento i volumi di “energia” informatica consumata. “Ci rendiamo conto di non essere i soli a sfruttare questo nuovo “utility model””, ammette Peter Blackmore, vicepresidente Compaq per le vendite e i servizi, “ma non tutti possono disporre delle infrastrutture hardware e software adeguate per farlo”. Non sono ancora noti i vantaggi del nuovo modello, in termini di prezzi, rispetto ai tradizionali approcci del leasing o dell’acquisto diretto, ma Blackmore prevede la possibilità di fatturare un fee mensile proporzionale alle capacità effettivamente utilizzate.