“Vorremmo allearci” dichiara il presidente di ComputerGross Paolo Castellacci “ma non essere acquisiti”
“E’ vero ci stiamo parlando e anche da tempo, ma la nostra politica non è vendere, ma allearci”. Con queste considerazioni Paolo Castellacci, presidente di ComputerGross mette fine ai rumor che nuovamente davano per vicina la vendita del distributore toscano all’americana Arrow.
Il gruppo toscano, presente in Tunisia e anche in Spagna attraverso una partecipazione di El Corte Ingles, mira a una presenza significativa anche in altre country europee e: “di sicuro non possiamo farlo da soli. Ma non vogliamo neanche procedere con la vendita della maggioranza. Per noi la formula corretta sarebbe un’alleanza”..
Le
visioni non sembrano, però, coincidere
. “Almeno per il momento”. Dichiara il presidente “e poi vogliamo anche esportare il nostro modello che è fatto di pochi brand con un supporto a valore aggiunto anche in caso di vendite a volume”.
Intanto, il
cammino di ComputerGross sembra essersi avviato verso una nuova strada. Le
vendite di prodotti Ibm pesano meno sul fatturato. Secondo quanto riferisce
Castellacci più meno della metà (era 80 ora è 40) anche se sarebbe da scorporare
anche il 15% fatto dei prodotti Lenovo. Altri marchi prendono forza. Come Cisco,
ad esempio, che riconosce nell’operatore toscano la palma del primo
distributore. Microsoft pure acquista forza così come pare che Acer abbia dato
buon risultati. Intanto, Castellacci anticipa un possibile accordo con Fujitsu
Siemens.