Computerstore sempre più professional

Ecco l’evoluzione della catena del distributore Computer House presente da dieci anni sul territorio che conta 18 negozi proprietari e 31 in franchising

Giugno 2003,
«Dall’utenza consumer al professionista». Così
Paolo Trave, direttore marketing di Computer House, riassume
l’evoluzione del target d’offerta registrato in dieci anni di attività
da Computerstore, catena di punti vendita sparsi in tutta Italia composta
da 18 negozi proprietari e 31 in franchising, più altri 5 denominati
Computerstore Corner. Quest’ultimi, che vendono un po’ di tutto e non hanno
come core business la commercializzazione di soluzioni tecnologiche, sono
destinati a crescere in maniera esponenziale nei prossimi mesi.

«L’intento dichiarato – spiega Trave – è quello
di andare ad aggredire il mercato dello small business e dei professionisti,
per i quali cominceremo a creare soluzioni ad hoc per poi, in un secondo
tempo, strutturare i punti vendita in modo da offrire servizi certificati»
.
In quest’ottica va interpretato il nuovo progetto Giove Bto (Built to order)
creato per permettere agli utenti “esperti” di collegarsi al
sito Internet della società e configurare da sé il proprio
pc con le caratteristiche, la potenza e gli accessori preferiti, nonché
il metodo di pagamento più opportuno. Una volta inviato l’ordine,
la configurazione scelta potrà essere ritirata gratuitamente presso
il negozio Computerstore più vicino.
«Con ciò – sottolinea Trave – il valore e il ruolo
del franchisee non vengono meno. Non a caso, frutto di un’attenta analisi
di geomarketing, l’apertura di un nuovo punto vendita è evidentemente
vincolata a una serie di informazioni, prima fra tutte la tipologia d’utenti
che abitano o lavorano in un determinato quartiere. L’intenzione di Computer
House è di aprire nuovi punti vendita a copertura capillare di una
zona ad alta potenzialità di business come Milano e provincia dove,
a oggi, la società possiede 8 negozi proprietari e prevede l’apertura
di un nuovo punto vendita nella zona Sud-Ovest di Lorenteggio. La cosa interessante

– continua Trave – è che inaugurare nuovi punti vendita non significa
mettere in crisi quelli esistenti che, anzi, continuando a crescere in termini
di fatturato»
.

Allo stesso tempo, però, tenersi stretto un franchisee vuol dire
prendersene cura, non solo con la condivisione di attente politiche di marketing,
ma instaurando un contatto continuo per avere un feed back su quello che
succede a livello di strategie. «Va da sé – conclude
Trave – che ciò che “funziona” a Milano non sempre può
andare bene anche a Palermo. Quel che mi sento di affermare è che,
nel complesso, la nostra catena di negozi ha le idee più chiare rispetto
a dieci anni fa e punta dritto sulla qualità dell’offerta. Prova
ne è che Computerstore non mira a costruire un’imponente struttura
di vendita, ma a raggiungere, entro la fine dell’anno, i 100 punti ben qualificati,
facendo al contempo un po’ di turn over»
.

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