E si può fare cloud solamente se la sicurezza è ad altissimi livelli. Ne parliamo con Andrea Nava.
Per ammissione del Direttore tecnico Central e Southern Europe, Andrea Nava, in ambito datacenter Compuware si rivolge alle grandi aziende e non si indirizza alle Pmi: «i settori che oggi adottano le nostre soluzioni sono principalmente la Pa, il finance and banking, il retail, le utilities e le Telco. In tutto raggiungiamo qualche centinaio di datacenter distribuiti sul territorio nazionale».
Chi sono i detentori di questi datacenter?
Dipende, è un panorama variegato. In alcuni casi sono aziende che detengono direttamente il datacenter, altri scelgono un outsourcing totale, altri ancora parziale. Molti sono coloro che detengono tramite società di outsourcing e system integrator.
Quali competenze professionali devono avere le aziende nel datacenter per fare private cloud?
Per la nostra esperienza le aziende, e soprattutto le grandi imprese, per fare private cloud devono gestire una rete sicura in ambiente sicuro. La gestione dei dati e la sicurezza della rete sono elementi imprescindibili.
Qual é la tecnologia o la soluzione si cui il responsabile del datacenter deve pensare a investire nel breve periodo?
Uno degli aspetti su cui porre fin da subito la massima attenzione è il controllo delle applicazioni. Sicuramente è importante virtualizzare ma è altrettanto importante che si mantengano i livelli di qualità e disponibilità rispetto a prima e soprattutto che si giustifichi l’investimento, ottenendo importanti benefici in termini economici e di efficientamento di sistema. Non va quindi sottovalutata l’importanza di tenere tutto sotto controllo, per poter definire degli Sla condivisi, oggettivare le misurazioni e infine ottimizzare disponibilità e qualità delle prestazioni. Non si può prescindere quindi dal controllo delle prestazioni delle applicazioni erogate all’utente finale.
Si può abbinare al datacenter una misurazione di Roi?
Quando si avvia un progetto viene fatta sempre una valutazione generale, stimando costi e benefici in termini di Roi. Il nostro intervento va nella direzione del controllo delle prestazioni, in fase di progetto avviato, per far si che l’investimento iniziale intrapreso dalle aziende non sia vano ma porti veramente dei benefici.
Sono già molte le aziende e le società di servizi che si affidano a noi e che hanno riscontrato nel giro di un anno importanti benefici in termini di Roi.
I nostri principali clienti sono tutti concordi nel confermare dati relativi alla riduzione di chiamate per disservizi, più o meno del 30%, incrementando di circa il 50% dell’efficienza del processo di trouble shooting, aumentando la customer satisfaction e minimizzando i rischi di un mancato rispetto dei livelli di servizio concordati.
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