Giunge alla versione 3.0, Google Arts & Culture è l’app (disponibile su iOS e Android) dedicata alle opere d’arte e ai tesori culturali selezionati da 1.000 musei da tutto il mondo di 70 paesi diversi. L’app promette di consentire l’esplorazione di tutto ciò che si preferisce, dai gatti nell’arte dal 200 avanti Cristo al colore rosso nell’espressionismo astratto.
Se si possiede un visore per la realtà virtuale come Google Cardboard è possibile usare l’app anche per fare un tour virtuale nel mondo dell’arte, quello della street art romana, entrare in una creazione del famoso street artist Insa o addirittura tornare indietro nel tempo di 2.500 anni e curiosare nell’antico tempio greco di Zeus.
Ma se si ha voglia di ammirare di persona alcune delle opere d’arte della raccolta, scegliendo la funzione “Visita” sulla pagina di un museo è possibile vedere gli orari di apertura, scoprire cosa c’è in calendario quel giorno e ottenere le indicazioni stradali per raggiungerlo.
Per la Dulwich Picture Gallery di Londra, l’Art Gallery of New South Wales di Sydney e la National Gallery of Art di Washington DC, Google Arts & Culture propone la funzionalità Recognizer: se si è all’interno di uno di questi musei puntando la fotocamera del telefono verso un dipinto presente nella mostra è possibile avere dettagliate le informazioni sull’opera d’arte in questione. Presto, assicura Google, questa funzione sarà disponibile per i musei in tutto il mondo.
L’iniziativa di Google Arts & Culture è lodevole e mostra che alla base c’è un grande lavoro. Tuttavia l’organizzazione dei cataloghi di opere è un po’ caotica, la scelta delle opere stesse è alle volte singolare (di alcuni artisti sono proposte opere minori mentre mancano alcune di quelle fondamentali) e spesso le informazioni di approfondimento sono parte in inglese e parte in italiano (solitamente sono estratti da Wikipedia). Sulla stabilità poi c’è ancora un po’ da lavorare. Però l’offerta è ricca, le funzioni disponibili sono ben congegnate e l’app è gratuita: merita sicuramente di darci un’occhiata.