Home Aziende Ibm Con il progetto IBM, 50.000 studentesse italiane si sono cimentate con l’AI

Con il progetto IBM, 50.000 studentesse italiane si sono cimentate con l’AI

Sono 6.127 le studentesse delle scuole superiori di tutta Italia che hanno partecipato all’edizione 2023/2024 del Progetto NERD? – che si inquadra nella campagna mondiale STEMforGirls di IBM – per mettersi alla prova e sviluppare dei progetti nell’ambito dei 17 obiettivi proposti dall’Agenda ONU 2030.

Giunto quest’anno alla sua dodicesima edizione, il progetto è un programma pro bono, creato da IBM in collaborazione con l’Università La Sapienza, per sensibilizzare le ragazze dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado italiane, tra i 15 e i 19 anni. Durante il programma, le partecipanti si cimentano nel ruolo di informatiche e si impegnano per 4 mesi nella creazione di una chatbot. Scopo dell’iniziativa è diffondere la passione per l’informatica tra le giovani al fine di orientare le loro scelte di studio universitario e di scoprirsi talenti in queste discipline.

Infatti, anche se i dati raccolti da AlmaLaurea raccontano una lieve crescita delle iscrizioni, i numeri sono ancora impietosi: le studentesse che si iscrivono a percorsi di laurea in discipline STEM sono un sesto dei loro colleghi maschi. A livello globale, secondo una media del World Economic Forum, meno del 30% delle studentesse intraprende un percorso universitario o post-universitario in questo campo. Da notare, inoltre, che una sottorappresentazione femminile nelle professioni scientifiche e tecnologiche non è solo per un problema occupazionale. Usabilità e sviluppo delle tecnologie sono definite da chi le realizza. L’assenza di diversità di visione, modelli e retaggio culturale ai tavoli di lavoro rischia di dar vita a prodotti in cui permangono bias che fanno riferimento a una visione non eterogenea del mondo, sottolinea IBM.

“Skillsbuild for Girls è un impegno improntato alla responsabilità e alla trasparenza così come all’inclusività delle persone e del loro talento”, dichiara Floriana Ferrara, CSR Country Manager e Master Inventor IBM Italia e creatrice del progetto, che aggiunge: “L’obiettivo è far acquisire nozioni di base sul digitale e far avvicinare le ragazze alla tecnologia per dimostrare, soprattutto a loro stesse, che il digitale è roba per donne. È, inoltre, importante ricordare che questo progetto viene portato avanti dalle volontarie di IBM, un team di 100 donne che con la loro disponibilità e competenza sono la vera linfa vitale del progetto”.

Al progetto hanno aderito nel tempo 27 tra i maggiori Atenei italiani, partner industriali e associazioni come: Intesa Sanpaolo, Generali Italia, Enel, Sistemi Informativi, Inclusione Donna e il Centro ELIS.

Progetto Nerd IBM studentesseOrganizzate in gruppi di 3-6 persone, non necessariamente provenienti dalla stessa scuola o regione italiana, le studentesse hanno sviluppato una chatbot, un assistente virtuale cognitivo su un tema che loro stesse hanno scelto, utilizzando i servizi di intelligenza artificiale di IBM watsonx su piattaforma IBM Cloud. Le studentesse hanno compreso il valore dell’AI, hanno ottenuto la certificazione di “Build your own chatbot” seguendo i corsi su IBM SkillsBuild, la piattaforma gratuita di formazione messa a disposizione da IBM, e hanno imparato a istruire l’intelligenza artificiale. Una commissione, di cui hanno fatto parte esperti di IBM, delle Università e specialisti dei partner, ha poi valutato i progetti più meritevoli che si sono distinti per innovazione e livello tecnico. Le studentesse vincitrici avranno la possibilità di partecipare ad un workshop di tre giorni, presso le sedi di IBM, Intesa Sanpaolo, Generali Italia ed Enel.

Quest’anno alle ragazze era stato chiesto di orientare le loro scelte nella realizzazione della chatbot ai 17 obiettivi dell’agenda ONU 2030. La loro sensibilità a questi temi ha prodotto più di 200 progetti, che spaziano da soluzioni per migliorare il nostro futuro e la vita di tutti a progetti improntati alla solidarietà, alla parità di genere, alla formazione, all’inclusione, alla collaborazione. Forte l’impegno delle ragazze sul tema della violenza di genere, 15 i progetti che hanno messo in luce quanto siano sensibili e attente le giovani a questa piaga che affligge le nostre cronache.

Il progetto, iniziato a gennaio 2024, termina con la premiazione dei migliori progetti a maggio. Quest’anno questo momento celebrativo è parte dell’agenda pomeridiana della prima edizione italiana dello STEM Women Congress a Milano, il congresso dedicato al talento delle donne nel campo della scienza e della tecnologia per disegnare un futuro sempre più aperto e inclusivo.

Durante la premiazione dei progetti più meritevoli, sono assegnati 33 Premi (4 nazionali, 11 speciali, 20 territoriali).

Il bilancio dei 12 anni trascorsi ha visto la partecipazione al progetto di circa 50.000 ragazze, provenienti da più di 2.000 scuole secondarie di secondo grado di tutto il territorio italiano, e ha registrato aumenti considerevoli di iscrizioni in “rosa” nelle facoltà STEM delle Università coinvolte, che vanno da un minimo del 15% a punte di eccellenza del 40%.

Il progetto permette, inoltre, alle ragazze di acquisire i crediti formativi sia come PCTO (Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento – precedentemente denominata Alternanza Scuola Lavoro), sia come CLIL (Content and Language Integrated Learning). Questa attività è obbligatoria in Italia per gli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori e degli istituti tecnici e per quelli del terzo e quarto anno dei licei linguistici. Inoltre, fornisce le credenziali utili al Curriculum dello Studente, un documento rappresentativo dell’intero profilo dello studente che riporta al suo interno le informazioni relative al percorso scolastico, le certificazioni conseguite e le attività extrascolastiche svolte nel corso degli anni. Le stesse certificazioni possono essere caricate nella piattaforma Unica, come lavoro particolarmente significativo del loro percorso scolastico.

Le Università che partecipano al Progetto NERD? sono: Università del Piemonte Orientale, Università Aldo Moro di Bari, Politecnico di Bari, Alma Mater Studiorum di Bologna, Università degli Studi di Camerino, Università della Calabria, Università di Genova, Università degli Studi Milano Bicocca, Federico II di Napoli, Università degli Studi di Padova, Università Sapienza, Politecnico di Torino, Ca’ Foscari di Venezia, Università di Verona, Università degli Studi di Udine, Università degli Studi di Bergamo, Università degli Studi di Cagliari, Università del Salento, Università di Catania, Università di Firenze, Università di Perugia, Università di Pisa, Università G. D’Annunzio di Chieti – Pescara, Università Tor Vergata Roma, Università degli Studi di Palermo, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Università della Basilicata.

Il Progetto NERD? aderisce al manifesto di Repubblica Digitale e ha il patrocinio di Inclusione Donna.

1 COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato sulle novità tecnologiche
css.php