In coincidenza con l’ufficializzazione dell’ultimo processore della generazione Itanium di Intel, la casa di Palo Alto ha varato la gamma Integrity, che amplia quanto già esibito con i modelli rx2600 e rx5670. Di provienienza Hp il chipset Pluto” zx1.
1 luglio 2003 Gli interessi di Hewlett-Packard nei confronti della terza generazione di processori Intel Itanium devono essere consistenti se Hp ha addirittura deciso di inaugurare, in occasione del lancio del chip Itanium 2 “Madison”, una nuova famiglia di macchine. I server Hp Integrity rappresentano inizialmente una quota abbastanza modesta dei sistemi enterprise, ma nei piani del gigante nato dalla fusione tra Hp e Compaq tale quota dovrebbe aumentare parecchio in futuro.
La nuova linea Integrity di sistemi a 64 bit verrà commercializzata parallelamente ai sistemi Hp ProLiant, basati sui chip Intel a 32 bit. Questo brand ha più di dieci anni di vita e risale a un’epoca precedente la fusione tra Compaq e Tandem nel ’96 e Digital nel ’98. Agli appassionati di storia anche il nome Integrity potrebbe suonare familiare: agli inizi degli anni Novanta era stato il nome originale dei sistemi fault tolerant Tandem oggi chiamati NonStop e Himalaya.
Hp aveva già presentato alcuni componenti di questa nuova serie, con il sistema a due vie rx2600 e il quattro vie rx5670, basati sugli Itanium 2 di seconda generazione McKinley a 1 GHz. Con il lancio dei Madison, a partire da questa settimana, quelle stesse macchine possono utilizzare, in opzione, anche i nuovi chip da 1,3, 1,4 e 1,5 GHz. Tanto il modello 2600 che il 5670 utilizzano un chipset Itanium sviluppato dalla stessa Hp, il “Pluto” zx1. Secondo Hp questo chipset garantirebbe un margine prestazionale più ampio rispetto alle componenti standard Intel. Purtroppo i pochi dati di benchmark disponibili sulle diverse varianti di sistemi Itanium 2 non premettono di raggiungere un verdetto decisivo.
A parte il supporto del nuovo Madison, le configurazioni dei sistemi rx2600 rimangono le stesse, secondo quanto affermato dal responsabile del gruppo Enterprise sotrage and systems di Hp, Brian Cox. L’rx2600 utilizza una memoria principale a doppia densità e 24 GB di Ram sarebbero più che sufficienti anche per i Madison. Per il 5670, invece, la memoria verrà raddoppiata a 96 GB. La versione base dell’rx5670 sarà disponibile in queste settimane a un costo stimato di 27 mila dollari, contro un prezzo base di 5.400 dollari per il modello 2600. Esiste anche una variante desktop per il mercato delle workstation tecniche, targata zx6000, a un prezzo base di 4.895 dollari.
Per quanto invece concerne i sistemi di fascia più alta, il chipset Pinnacles è il motore del nuovo sistema Madison della linea Hp Integrity Superdome a 64 vie. Nei test con Microsoft Windows Server 2003 Datacenter Edition e Sql Server 2000 il Superdome era stato configurato con 64 Madison a 1,5 GHz e 512 GB di memoria principale e 34,6 di spazio su disco. Questo sistema ha un prezzo di listino di 10,5 milioni di dollari con uno sconto Large Systems Discount pari al 38,5%. In attesa del Superdome, che non dovrebbe essere rilasciato prima di ottobre, Hp annuncia altre varianti basate su Pinnacles in due sistemi Integrity a 8 e 16 vie, come successori degli attuali server Hp-Ux rp7410 e rp8400, ad architettura Hp Pa-Risc. Sempre nella serie Integrity, dovrebbero essere resi disponibili anche dei server rivolti agli operatori Tlc, che potrebbero utilizzare la versione a basso voltaggio di Madison, il “Deerfield”, prevista per il prossimo autunno. Nel 2004 vedranno la luce nuovi Integrity in sostituzione degli attuali NonStop Himalaya, mentre è atteso il supporto di OpenVms di tutti i sistemi Pluto e Pinnacles, che già ora possono utilizzare Windows 2003, Linux e Hp-Ux. Sul versante dei sistemi Xeon, Hp prevede di aggiornare i ProLiant Dl560, Ml570 e Dl570 a quattro vie, i server a otto vie Dl740 e Dl760 e i blade server Bl40p con i nuovi Pentium 4 Xeon Mp “Gallatin”. Hp supporterà le versioni 2 GHz/1 MB cache, 2,5 GHz e 2,8 GHz/2 MB cache.
Infine, Hp ha annunciato un accordo con SuSe Linux per la commercializzazione e il supporto di SuSe Linux Enterprise Server 8 su tutti i server ProLiant a 32 e 64 bit. Grazie a questo accordo Hp rappresenterà per la clientela SuSe un unico punto vendita per l’acquisto, il supporto e il mantenimento dei sistemi basati su una delle varianti della famiglia UnitedLinux. Secondo la casa tedesca, Hp è stato nel 2002 il principale fornitore della distribuzione SuSe Linux nel mercato dei sistemi server.