Se vendor e trade hanno bisogno di un alleato forte per portare l’It presso le piccole e medie imprese questo alleato c’è e si chiama Confindustria. La maggiore associazione di imprenditori del nostro Paese ha promosso lo scorso anno a Parma la …
Se vendor e trade hanno bisogno di un alleato forte per portare l’It presso
le piccole e medie imprese questo alleato c’è e si chiama Confindustria.
La maggiore associazione di imprenditori del nostro Paese ha promosso lo scorso
anno a Parma la prima giornata dell’Innovazione e ha subito lanciato un messaggio
forte che mette in diretta relazione la propensione a innovare con l’informatizzazione.
Il vice presidente Pasquale Pistorio ha presentato un programma
per l’innovazione delle imprese italiane che mette al primo posto proprio i
processi di informatizzazione.
Paolo Garonna, responsabile del Centro Studi di Confindustria
ha sottolineato quanto ci sia ancora da fare soprattutto nelle imprese di piccole
e medie dimensioni. «Il 56,2% della spesa It è prodotta dalle
3.020 imprese con più di 250 addetti, un altro 24,3% arriva da realtà
che contano da 50 a 249 dipendenti. La vera criticità – ha tenuto
a sottolineare – è che le piccole imprese sotto i 50 addetti costituiscono
oggi il 99,5% delle imprese italiane ma contribuiscono solo per il 19,5% della
spesa It». Visto con gli occhi dei fornitori di It si tratta di un
dato che costituisce una straordinaria opportunità. Anche perché
Garonna precisa che «la spesa It nelle piccole imprese è pari
a una media annuale di 1.200 euro» vale a dire un valore assolutamente
insufficiente e comunque ci sono ancora «un milione e 600mila piccole
imprese che non sono ancora informatizzate».
In un mercato che cresce servono mezzi per avvicinare e servire al meglio i
clienti. Soprattutto mezzi finanziari. Il ministro dell’Innovazione Lucio
Stanca ha ricordato che il Governo intende favorire l’introduzione
dell’It nelle imprese: «Con un fondo di garanzia che semplifica l’accesso
al credito per gli investimenti in It. Sono stati stanziati 160 milioni di euro
che dovrebbero mettere in moto investimenti per 3,2 miliardi di euro su un bacino
di 16mila imprese. Il fondo andrà a coprire sino all’80% dell’investimento
It delle Pmi che ne faranno richiesta».
Il problema del credito vale anche per i fornitori e per questo «abbiamo
attivato una misura complementare – ha proseguito il Ministro – che
prevede una estensione dell’accesso al fondo anche per i fornitori di Ict che
si vedranno garantiti sino al 50% del valore degli investimenti Ict del cliente».
Sempre per semplificare l’accesso al credito delle Pmi per l’innovazione
è stato annunciato un accordo tra Confindustria e Abi (Associazione banche
italiane) volto a creare nuovi strumenti finanziari per facilitare l’accesso
al credito bancario per gli investimenti in innovazione.