Dopo un anno difficile il mondo sta cercando di guardare avanti e un buon punto di partenza è la connettività. Le tecnologie 5G possono davvero porre le basi per una cosiddetta next generation connectivity, ma si tratta di una opportunità che bisogna far ben capire alle aziende, spiegando i vantaggi che derivano dal fatto di avere la disponibilità di una serie di tecnologie digitali in fase di crescita.
Durante l’ultimo anno la trasformazione digitale ha accelerato, aprendo la strada al 5G: lavoro da remoto, negozi retail che hanno dovuto organizzare la loro presenza online, utilizzo di tecnologie come l’intelligenza artificiale per controllare i flussi delle persone. E questo è solo l’inizio!
Per Alberto Bastianon, Director Presales di Dell Technologies Italia, il tema centrale della connettività, adesso, è quella di rispondere al bisogno di velocità delle aziende.
Ove disponibile la tecnologia è stata la nostra salvezza ma la pandemia ha evidenziato alcune disparità nell’accesso alla connettività.
Connettività: il fattore di sblocco
Ecco la grande sfida per il post-pandemia: fare in modo di assicurare una parità di accesso alla tecnologia trasformativa, ricostruendo al meglio un mondo resiliente e ibrido.
Il 5G, , osserva Bastianon, è molto più di una semplice rete di telecomunicazione cellulare. È la chiave per sbloccare esperienze che una volta erano solo frutto della nostra immaginazione.
Abiliterà le smart city, i veicoli autonomi e i servizi personalizzati on demand. Porterà il lavoro da remoto di oggi ad un livello superiore, facendo entrare la mixed reality nel workplace, ad esempio rendendo una realtà la formazione tridimensionale dei dipendenti o la chirurgia di precisione a distanza nella sanità.
Non va però dimenticato che, se il 5G è l’obiettivo, sono le tecnologie di edge computing lo abilitano. È infatti grazie all’edge computing che è possibile ridurre la latenza dell’elaborazione dei dati, aumentare la sicurezza, e prendere decisioni analitiche in tempo reale.
I classici esempi sono quelli dei veicoli autonomi, in grado di frenare in tempo reale quando viene percepito un ostacolo, o dei sistemi di controllo del traffico, in grado di rispondere in maniera intelligente e veloce alle esigenze del traffico.
Cambiano i data center
Eccxo perché il mercato dell’edge computing è in crescita e Gartner prevede che, entro il 2025, il 75% dei dati aziendali saranno elaborati al di fuori dei tradizionali data center centralizzati.
Alimentata da dispositivi più smart e connessi, in contesti urbani sempre più intelligenti, la velocità della rete 5G modellerà il modo in cui viviamo e interagiamo con il nostro ambiente.
L’edge computing, spiega Bastianon, è il quarto elemento nell’hybrid cloud mix; per beneficiare delle velocità 5G bisognerà adottare un’eccellente gestione del cloud.
La pioggia di dati continuerà, e aumenterà. Prepararsi per il futuro 5G significa combattere la complessità del cloud e fare leva sul vero valore dei dati aziendali per arrivare a una concreta innovazione ed efficienza del business.
È per questo motivo che, l’industria delle telecomunicazioni in particolare, si trova a un punto critico registrando una flessione delle proprie IT operation e dei ricavi.
Viva l’ibrido
Come altri settori, il futuro delle telecomunicazioni dipende dall’adozione di piattaforme cloud ibride che con le giuste strategie tecnologiche possano modernizzare i loro ambienti IT, permettendo loro di creare, distribuire e monetizzare nuovi servizi aziendali.
L’obiettivo è trasformarsi in una software-defined network aperta e disaggregata, ancorata a un’infrastruttura hardware world-class che fornisce flessibilità con una forte mitigazione del rischio, invece che adottare sistemi chiusi e legacy che limitano le scelte.
Sarà questo che imprimerà un’accelerazione nell’implementazione delle reti 5G, consentendo una più rapida monetizzazione dei servizi attraverso un tessuto di connettività intelligente che collega cose, flussi di dati e persone in ambienti multiple edge.
Non ci sono dubbi sul fatto che prepararsi per il 5G comporti un grande sforzo di collaborazione che coinvolga in primo luogo i partner tecnologici.
Lo scorso gennaio, cita Bastianon, SK Telecom, VMware e Dell Technologies hanno annunciato congiuntamente lo sviluppo di un approccio single-box per fornire una piattaforma 5G e edge computing per le imprese.
La Telecom Cloud Platform, spiega Bastianon, è la base sulla quale le imprese possono fornire servizi edge su qualsiasi cloud, garantendo agilità e un’esperienza coerente. La collaborazione permetterà alle imprese soluzioni di edge computing abilitate al 5G con nuove opzioni per agire rapidamente sui dati dove questi risiedono.
L’espansione degli ecosistemi 5G richiede continui investimenti e collaborazione, con governi, grandi aziende tecnologiche e terze parti che lavorano insieme in tutti i settori.
L’opportunità è immensa, se pensiamo che le previsioni per la produzione economica globale grazie al 5G sono di oltre 13mila miliardi di dollari, entro il 2035.
Ma prima c’è tanto lavoro da fare e non può essere fatto dai singoli. La conoscenza approfondita del settore, l’esperienza tecnologica e la visione sono fondamentali per il progresso umano che è al centro del nostro design.