Il settore dei servizi finanziari ha attraversato un periodo di grandi cambiamenti negli ultimi 20 anni: le banche hanno subito consolidamenti e ristrutturazioni, nuovi sfidanti digitali (fintech) sono entrati sul mercato rosicchiando sempre più le quote delle banche tradizionali.
Abituati ai servizi on demand, oggi i clienti vogliono accedere alla banca cosiddetta “on the move” e trarre vantaggio da nuove tecnologie e app.
In questo senso, gli istituti di credito devono essere in grado di lanciare nuovi servizi e piattaforme in modo rapido, gestire le novità e dipendere sempre meno da infrastrutture proprietarie al fine di fornire esperienze utente sempre migliori.
L’implementazione di tecnologie moderne aiuterebbe le istituzioni a rispondere alle pressioni normative, quali la direttiva sui servizi di pagamento (PSD2), che, in effetti, consentirà a terze parti di realizzare servizi al di sopra dei dati e dell’infrastruttura delle banche.
Anche se le banche, per natura, non sono particolarmente rapide nell’adozione di tecnologie emergenti, oggi vediamo best practice di modernizzazione provenire proprio da loro, per via della connaturata avversione ai rischi.
La regola 20/80
Mentre prima le organizzazioni utilizzavano la regola 80/20 in tema di digital transformation, spendendo l’80% delle risorse su app esistenti e il 20% in innovazione, alcune realtà finanziarie stanno ribaltando l’equazione.
Quelle più grandi in particolare hanno centinaia di migliaia di workload e server, comprendono il vantaggio della standardizzazione delle tecnologie, e stanno di conseguenza modificando il modo in cui supportano l’infrastruttura al fine di offrire valore al business e nuovi servizi agli utenti finali.
Ed è proprio la comprensione di come le tecnologie emergenti possono favorire la prosperità, oltre a un genuino interesse nei confronti dell’innovazione, che rappresentano il fattore determinante quando si tratta di capire quali istituzioni prospereranno nell’era digitale.
Secondo Keith Lynch, Head of AppDev Platforms di Red Hat UK, per intraprendere questo cambiamento culturale e tecnologico, attrarre e trattenere i giusti talenti è fondamentale: i software engineer e gli sviluppatori desiderano utilizzare nuove tecnologie, architetture e approcci come container, microservizi e DevOps – qualunque cosa permetta loro di fare il loro lavoro nel modo più veloce ed efficace.
Il passaggio ai container
I container oggi sono ormai un dato di fatto. Uno studio condotto da 451 Research stima che i container rappresenteranno un mercato da 2,7 miliardi di dollari entro il 2020, svolgendo un ruolo chiave nelle tecnologie cloud. Vengono già utilizzati per risolvere reali problemi di business e aggiungono valore ai servizi finanziari. Sono quattro i driver principali per l’implementazione dei container: per gestire meglio le app; per svilupparle meglio – soprattutto con i microservizi; per utilizzare meglio l’infrastruttura sfruttando il cloud ibrido; e per portare avanti la trasformazione del business su larga scala.
BBVA sta usando la tecnologia container per accelerare l’innovazione, gestire la crescita delle transazioni finanziarie su dispositivi digitali e offrire servizi bancari digitali ai clienti globali. La sua nuova piattaforma IaaS e PaaS-based permette agli sviluppatori di focalizzarsi sulla creazione di applicazioni che supportano la crescente domanda di servizi digitali e fornire ai clienti i servizi e le informazioni che desiderano On-Demand.
Anche Barclays sta adottando la tecnologia container come parte integrante di una più estesa strategia cloud. Internamente il progetto ha trasformato il modo in cui Barclays utilizza l’infrastruttura middleware, trasformando l’azienda da fornitore di tecnologia a fornitore di servizi. Grazie al PaaS e sulla base di test interni, Barclays ha sperimentato una riduzione del 70% nel tempo necessario per rilasciare un nuovo prodotto e un incremento dell’80% dell’utilizzo dell’infrastruttura sottostante.
Naturalmente la sicurezza dei container è una considerazione chiave per la sua adozione in azienda. Le aziende software stanno unendo competenze, tecnologie ed expertise con partnership strategiche per garantire la disponibilità di modelli sicuri e fidati di applicazioni containerizzate di modo che le istituzioni finanziarie possano focalizzarsi sull’innovazione.
Per Lynch la tecnologia container può favorire un’efficace strategia DevOps e una cultura di apertura e innovazione per stare al passo con la domanda di aziende e utenti. Istituti finanziari come BBVA e Barclays stanno già godendo dei vantaggi offerti dai container, traendo beneficio da infrastrutture automatizzate e semplificate, risparmi, rischi ridotti, efficienza degli sviluppatori, e maggiore agilità e tempo tra l’idea e la produzione.