All’Idf cade qualche velo che copriva l’esotica Larrabee, che potrebbe rivaleggiare con molti chip e non solo con quelli di Amd; ma il tri-core non trova casa a Santa Clara.
Anche se mai direttamente, già nel primo discorso ufficiale, tenuto da Paul Otellini in apertura dell’Idf, Intel ha risposto a tutte le domande che le si potrebbero rivolgere sulla competizione tra lei e Amd.
E’ finalmente venuto il giorno di Larrabee, lo strano nome che sta dietro l’approccio di Intel alle GpGpu, chip grafici di uso generale la cui esistenza era già vociferata ed ammessa anche se con pochissime parole ufficiali. Stavolta ad Otellini, apparentemente, è scappato qualcosa di troppo, quando ha detto che Larrabee “ci porterà nel mercato dei chip grafici (discrete graphics)”. Successivamente ha cercato di non confermare l’affermazione: “ho detto che tra le varie applicazioni [di Larrabee] ci sarà la grafica high-end”.
In assenza di dati più precisi non è possibile immaginare un profilo marketing esatto, che però sembra piuttosto orizzontale: contro non solo AMD/Ati e Nvidia, ma anche contro l’IBM Cell sui videogiochi e il Sun Niagara; certamente ci sarà spazio nella grafica supercomputing.
L’annuncio del 18 settembre dice che entro il 2008 dovrebbe arrivare il primo chip: avrà 8 core da 2 thread ciascuno (incrementabili fino a 64), una grande capacità di esecuzione in vettoriale e soprattutto una certa compatibilità con il codice x86, il che fa ipotizzare l’esecuzione commerciale di sistemi operativi vari direttamente sulla Gpu.
L’impressione generale è che i primi prodotti andranno direttamente sul mercato dei giochi, magari anche in competizione diretta con Cell, prima che la stessa Sun si lanci nel mercato delle GpGpu.
Non c’è due senza tre?
Un altro punto caldo riguarda il tri-core confermato da AMD come membro della famiglia Phenom K10, atteso per il 1Q08.
“Consideriamo un grande vantaggio far funzionare l’intero dispositivo”, ha detto Otellini, rimarcando che il tri-core di Amd verrà ottenuto da un quad-core con una unità disabilitata o malfunzionante.
D’altronde Penryn è un Core Duo a 45nm, quindi la versione a quattro core è un 2+2 e non nativa con 4 core: con questa architettura, disabilitare una unità sarebbe complesso e probabilmente non necessario, viste le alte rese produttive di Intel. Per pareggiare i conti con AMD dovrebbe bastarle giocare sul prezzo del 2+2 e del 4, oppure sulle velocità di clock, che le sono già favorevoli.