Converged Infrastructure “FlexPod” per l’architettura datacenter Zucchi

Tra i principali plus per il marchio storico del tessile italiano: un risparmio di tempo superiore al 95% per allestire un nuovo server o una nuova macchina virtuale.

È un’architettura datacenter basata su soluzioni Cisco e NetApp quella messa a punto da Zucchi con l’obiettivo di ottenere servizi più reattivi alle esigenze del business e una riduzione dei costi di gestione.

In linea con una costante politica d’innovazione e per far fronte alle nuove necessità, il Gruppo specializzato nella produzione di biancheria per la casa ha optato per una Converged Infrastructure “FlexPod capace di fornire più velocemente servizi a supporto del business.

Coadiuvata da Elmec, società partner Cisco specializzata in soluzioni integrate per la gestione di infrastrutture It, Zucchi ha allestito un progetto spalmato in un arco temporale di cinque anni per sfruttare tutta la scalabilità dell’investimento seguito passo passo da Maurizio Preatoni, Cio di Vincenzo Zucchi Spa.

Grazi all’implementazione dell’architettura FlexPod Datacenter è stato possibile ottenere una combinazione di Unified computing e virtualizzazione utile a ridurre anche i costi di gestione e consumo energetico.
La base della soluzione proposta comprende, infatti, server Cisco Unified Computing System e switch Cisco Nexus, a cui si aggiungono i sistemi di storage unificato NetApp Fas, mentre sulla nuova architettura è stato migrato anche il server dedicato alla soluzione di Erp, con un notevole risparmio in termini di costi di licenze.

Addio, dunque, a un’evasione delle richieste per allestire un nuovo server o una nuova macchina virtuale superiore a due giorni lavorativi.
Oggi quella evidenziata da Preatoni è, in primis, la rapidità di messa in funzione di nuovi servizi, con un risparmio di tempo superiore al 95%.

Non solo.
Perché se, fino a ieri, il processo di definizione degli acquisti e della necessità di impiego dei vari materiali durava circa dieci ore, oggi meno di tre ore e mezza sono più che sufficienti, “con un impatto sulla logistica che può ottimizzare la produttività per benefici a catena”, riscontrati anche nella riduzione da dieci a due delle ore richieste le l’uso della piattaforma di analisi dei dati.

La continuità dei servizi e il monitoraggio dell’infrastruttura è ora demandato a Elmec, mentre il team It di Zucchi ha al proprio interno le competenze per gestire il datacenter e configurarne i servizi.

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