Sono passati ormai 9 anni, da quanto i tablet hanno iniziato il loro percorso evolutivo. Sebbene esistessero prodotti con schermi sensibili al tocco anche precedentemente, è con il lancio del primo iPad che possiamo parlare davvero di tablet moderni.
L’effetto sul pubblico è stato dirompente, con un successo commerciale perfino sorprendente, sull’onda del quale si sono poi cimentati nel settore quasi tutti i pesi massi del settore mobile (oltre a non pochi produttori di PC).
Lentamente, questo entusiasmo è andato scemando, essenzialmente per due ragioni: i display degli smartphone si sono fatti sempre più grandi (tanto che oggi diagonali oltre i 6” sono molto comuni; l’assenza di una vera tastiera ne ha anche pregiudicato l’uso come sostituto del tradizionale notebook, inizialmente dato praticamente per spacciato.
A salvare i tablet da una prematura scomparsa (sorte toccata ad esempio ai netbook) hanno contribuito l’evoluzione tecnologica, e un netto cambio di modalità di lavoro in atto.
La crescente potenza di calcolo dei tablet, oggi permette di svolgere compiti assolutamente adeguati ad un uso office, ed ovviamente multimediale.
Tablet e tastiera
Ma soprattutto, i produttori hanno creato una vera e propria nuova categoria di dispositivi, i convertibili 2 in 1, risolvendo di fatto l’obiezione di chi sentiva giustamente la mancanza di una tastiera fisica.
I moderni 2 in 1 sono oggetti di grande versatilità adatti (e qui veniamo al secondo punto) a chi oggi ha sempre più spiccate esigenze di mobilità, spesso dettate dallo smart working che si sta sempre più affermando, e richiedendo conseguentemente dispositivi leggeri, con lunga autonomia ed in grado di garantire lo svago multimediale: spesso infatti, l’uso è promiscuo, sia professionale che domestico.
La presenza contemporanea di notebook e 2 in 1 sembra non costituire un problema. Di fatto, prestazioni e caratteristiche sono certamente ben delineate, e per entrambe le tipologie di device esiste un mercato di riferimento.
I 2 in 1, focus del nostro articolo, sono adatti ad una vasta gamma di utilizzi: come tablet, magari per vedere un film sul divano di casa o a letto, oppure per mostrare prodotti a un cliente. Come laptop, per operazioni più “office oriented”. Alcuni modelli avranno tastiera staccabile, altri ruotabile sotto lo schermo.
Ovviamente, qualche compromesso esiste: device così sottili e leggeri sono potenzialmente esposti a diversi problemi, primo fra tutti la dissipazione del calore, che soprattutto nei modelli di fascia bassa comporta prestazioni non particolarmente spinte. Inoltre, e questo vale soprattutto per la fascia alta del mercato, i prezzi non sono sempre alla portata di tutte le tasche. Non possiamo tuttavia ritenerlo un limite, semmai un pregio: avere una ampia gamma di scelte è sempre un vantaggio per il cliente.
È comune molto importante scegliere con attenzione il device che meglio risponda alle nostre esigenze, perché a differenza di un notebook tradizionale, le possibilità di espansione sono sicuramente limitate, e in alcuni casi potrebbero non essere affatto possibili.
Una ulteriore accortezza che vi suggeriamo di avere, è quella inerente alla affidabilità dell’assistenza post vendita. La natura decisamente integrata di questi device, li rende non facilmente riparabili, se non da personale altamente qualificato. Non a caso, fra i modelli che vi proporremo, nessuno appartiene a produttori sconosciuti, per quanto allettanti da un punto di vista prettamente economico.
Vediamo dunque una selezione di quanto proposto sul mercato, e rivolta ad una ampia gamma di utenti.
Acer
Il produttore taiwanese, da sempre uno dei pesi massimi del settore notebook. Impossibile quindi anche solo immaginare che scegliesse di chiamarsi fuori da un mercato evidentemente nelle proprie corde.
Sono infatti diverse, le famiglie proposte da Acer. E per gli usi più disparati: citiamo subito un modello abbastanza particolare nel segmento, Nitro 5 Spin Notebook Gaming. Pur non essendo in linea con il resto delle proposte, lo citiamo perché fra i pochissimi device di questo tipo dedicati anche al gaming, soprattutto grazie alla GPU dedicata NVIDIA GeForce GTX 1050 con 4 Gbyte.
Per quanto riguarda la fascia bassa, Acer One 10 è spinto da una CPU Intel Atom X5-Z8350, coadiuvata da 4 Gbyte di RAM e da storage eMMC da 64 Gbyte. Il display, da 10,1”, conta su 1280×800 punti. La tastiera è staccabile, ed il peso complessivo è di poco meno di 1,3 Kg. L’autonomia dichiarata è di 10 ore
Andando ad esaminare i vertici dell’offerta di 2 in 1 di Acer, Switch 5 Pro 2-In-1 ha caratteristiche tecniche di tutto rispetto: processore Intel Core i7-7500U, 8 Gbyte di RAM, unità SSD da 512 Gbyte 1 display LCD IPS con diagonale da 12” e risoluzione 2160×1440 punti. L’autonomia dichiarata è di oltre 10 ore di utilizzo. Il supporto retrattile integrato e la penna attiva ne fanno chiaramente intuire un uso anche grafico.
Asus
Il noto produttore taiwanese, all’interno della sua sterminata gamma di prodotti, ha anche una linea di 2 in 1. E non potrebbe essere diversamente, dato che proprio Asus aveva intuito in tempi non sospetti il potenziale di questo tipo di dispostivi, lanciando gli eeePC nel lontano 2007. I tempi, e la tecnologia, non erano tuttavia ancora maturi, ma Asus ha dimostrato di avere attenzione verso il tema, e oggi propone una gamma moderna ed in linea con la politica commerciale del brand.
Alla base dell’offerta, troviamo ad esempio il Transformer Book T101HA-GR060T. Con 310 euro, avremo un modello con tastiera staccabile, CPU Intel Atom Z8350 , 4 Gbyte di RAM e storage eMMC da 64 Gbyte. Il display è un 10,1” , con risoluzione 128×800 punti. Sicuramente i pregi maggiori di questo device sono il peso, meno di 1 Kg, e le quasi 11 ore di autonomia. Non sempre la potenza è tutto, e se la portabilità fosse un parametro essenziale nella scelta, sicuramente è un modello da considerare.
Andando verso i vertici della gamma, Transformer Book T302CA-FL042R propone caratteristiche piuttosto diverse rispetto al fratello minore. La prima differenza percepibile è la dimensione: lo schermo infatti è da 12,5” (Full HD), e il peso totale in questo caso sale a 1,45 Kg. Le prestazioni sono di livello: CPU Intel Core m7- 6Y75, 8 Gbyte di RAM e storage SSD da 512 Gbyte. Asus dichiara per questo modello fino a 12 ore di autonomia, ed il prezzo è di 1400 euro.
Apple
Sebbene Applenon produca espressamente device 2 in 1, la combinazione di iPad Pro e Smart Keyboard Folio è oggettivamente coerente con la tipologia di prodotti esaminati, oltre ad offrire una scelta anche ai non pochi utenti Apple.
I due modelli iPad Pro che possono contare su Smart Keyboard Folio sono virtualmente identici per prestazioni ed autonomia, cambia però la diagonale del Retina Display: 11” per il modello più piccolo, 12,9” quello più grande.
La batteria è proporzionale allo schermo; per questa ragione Apple accredita i due modelli della medesima autonomia, indicata in circa 10 ore. Per quanto riguarda le prestazioni, Apple notoriamente non rilascia dati precisi sul proprio hardware. Il cuore degli iPad Pro è un chip A12X Bionic con architettura a 64 bit , con storage che varia 64 Gbyte fino ad 1 Tbyte. La RAM a bordo è di 4 Gbyte per tutti i modelli, salvo quelli con 1 Tbyte di Storage, per cui il quantitativo sale a 6 Gbyte.
I prezzi variano dai 1.200 euro di iPad Pro 11”, storage da 64 Gbyte e Smart Keyboard Folio, fino ai quasi 2.500 euro di iPad Pro 12,9” , 1 Tbyte di storage e Smart Keyboard Folio.
HP
Lo storico produttore statunitense non poteva certo esimersi dal presidiare un mercato in crescita, forte anche di una lunga esperienza nel settore notebook, che porta in dote un know-how certamente non comune.
HP ha una gamma di convertibili 2 in 1 estremamente ampia, sia in termini di prezzo che di prestazioni.
Alla base dell’offerta, x2 10-p031nl. Si tratta di un device basato su CPU Intel Atom x5-Z8350, con 4 Gbyte di RAM e storage eMMC da 128 Gbyte. Lo schermo con pannello IPS eDP ha una definizione di 1280×800 punti e diagonale da 10,1”. Il peso è di 1,1 Kg. Evidentemente, con 350 euro non è lecito attendersi prestazioni da urlo, e le caratteristiche non lo consentono. È tuttavia una dotazione in grado di soddisfare esigenze semplici, e l’autonomia di circa 10 ore lo rende un ottimo compagno di viaggio, oltre che un interessante punto di ingresso in un mondo che magari non si conosce a fondo, prima di fare investimenti più importanti e di cui dovercisi pentire.
Ai vertici della proposta, la gamma HP EliteBook x360 1020 G2. Nonostante una tastiera non scollegabile, il peso riesce a rimanere piuttosto contenuto, poco meno di 1,2 Kg. Le prestazioni qui sono ai vertici della categoria, potendo contare su CPU Core i/-7600U, 16 Gbyte di RAM e storage SSD NVMe da 1 Tbyte. HP certo non poteva dotare il top gamma di display non all’altezza, ed infatti ecco un 12,5” LED 4K IPS eDP, protetto da un Corning Gorilla Glass 4 e con risoluzione 3840 x 2160 punti.
Per il modello così configurato, bisogna essere pronti a pagare 4000 euro. È sempre possibile optare per modelli più economici e con hardware meno ai vertici, ovviamente. Ad esempio, con CPU Core i5-7200U, 8 Gbyte di RAM, SSD da 256 Gbyte e display da 12,5” (in questo caso Full HD) il prezzo scende a circa 1.500 euro.
Lenovo
Il gigante cinese, uno dei più grandi prodotti al mondo di server e computer, si cimenta con successo anche nel campo dei 2 in 1, ed il brand Yoga si è rivelato tanto indovinato come nome, quanto fortunato sul mercato.
Vi proponiamo due estratti , come sempre fra i due estremi della proposta commerciale.
Per la parte entry level dell’offerta Lenovo, ecco Yoga 530. La gamma parte da 549 euro, ed offre (per questa cifra) CPU Pentium 4415U, 4 Gbyte di RAM e un SSD da 256 Gbyte. Lo schermo ha diagonale di 14” per tutti i modelli; in questo caso la risoluzione e di 1366×768 punti. Il peso è di 1,6 Kg, e l’autonomia indicata di 10 ore.
Della stessa famiglia, al momento in cui scriviamo, è possibile acquistare un modello con CPU Core i5-8250U, 8 Gbyte di RAM, e display con risoluzione Full HD a 799 euro.
Ai vertici dell’offerta troviamo invece lo Yoga C930. Anche in questo caso si tratta di una gamma, il cui modello più performante conta su una CPU Intel Core i7-8550U, 16 Gbyte di RAM e SSD da 1 Tbyte. Lo schermo è un ottimo Ultra HD IPS da 13,9”, ed il peso di circa 1,4 Kg. Per questa specifica configurazione, Lenovo indica in 9 ore l’autonomia massima.
Se però scegliessimo una macchina più contenuta in termini di potenza pura, l’autonomia salirebbe a oltre 14 ore. Parliamo ad esempio di processore Intel Core i5-8250U, 8 Gbyte di RAM, 256 Gbyte di SSD; lo schermo IPS (sempre da 13,9”) ha in questo caso risoluzione Full HD.
Microsoft
La società di Redmond è fra le più grandi e famose del mondo, e sebbene sia prevalentemente nota per le sue celebri produzione software (chi non conosce i marchi Windows e Office?), è anche probabilmente il peso massimo del settore dei 2 in 1.
I Microsoft Surface hanno infatti riscosso un successo così clamoroso, da invogliare Microsoft stessa ad ampliare la gamma, includendo prodotti molto particolari come il Surface Studio 2. Un vero e proprio studio grafico , all’interno di un incredibile schermo da 28”.
Per quanto riguarda la nostra ricerca, vi suggeriamo due gamme, una dei quali è Surface Pro 6. Molto ampia la scelta, sia in termini di prestazioni che per quanto riguarda la tastiera/cover: semplice, oppure con lettore di impronte digitali.
Lato hardware, le prestazioni sono fra le più alte possibili. Basti dire che il minimo selezionabile come configurazione prevede CPU Core i5, 8 Gbyte di RAM, e SSD da 128 Gbyte. Per non parlare dello schermo PixelSense da 12,3″ , con una definizione di 2736 x 1824 punti.
Certamente, tanta potenza ha un prezzo, e in questo caso si parte da circa 1300 euro. Se però volessimo puntare al top dell’offerta, la cifra cambierebbe non poco: optando per CPU Core i7, 16 Gbyte di RAM e unità SSD da 1 Tbyte (oltre alla tastiera con lettore di impronte) arriveremmo molto vicini ai 2700 euro. Microsoft prevede inoltre alcuni accessori: la penna per Surface, due diversi modelli di mouse, e Surface Dock, una docking station vera e propria.
Per chi volesse ancora di più, magari avvicinando un po’ il mondo notebook anche a livello estetico, ecco Surface Book 2. In questo caso, i compromessi tecnici sono quasi assenti, dato che la configurazione più performante prevede CPU Core i7 8650U, 16 Gbyte di RAM, SSD da 1 Tbyte e display PixelSense da 15”, con risoluzione 3240 x 2160 punti. Una macchina potentissima, forse un po’ lontana dal concetto iniziale di 2 in 1, anche in virtù del peso di quasi 2 chili, ma destinata ad una specifica fascia di utenti che cerca il massimo in termini di prestazioni.
Come sempre, il massimo ha un costo, e nel caso specifico siamo arrivati a 3900 euro. Ovviamente Surface Book 2 sa essere anche più economico di così, ed una configurazione base ha prezzi ben diversi. Optando per monitor da 13,5”, CPU Core i5,8 Gbyte di RAM e SSD da 128 Gbyte, pagheremo 1300 euro ed il peso scenderà a circa 1,6 Kg.