Potrebbe sembrare un paragone azzardato, ma poter contare su una solida e ben pianificata struttura IT è un po’ come avere un buon impianto idraulico in casa. Se questo non funziona o a dovere, non ha molto senso ristrutturare il bagno con piastrelle di marmo, vasca jacuzzi e una doccia multifunzioni.
Allo stesso modo, se l’infrastruttura IT di una azienda è frutto di implementazioni poco coerenti e strategiche, è difficile che possano supportare progetti trasformativi come quelli basati su multicloud, cyber resiliency o workforce transformation.
Quando gli investimenti IT sono guidati dagli obiettivi, alimentano l’innovazione
Questo approccio bit-by-bit agli investimenti IT è frutto del modo in cui le aziende acquistano la tecnologia. Se, per l’IT, le indicazioni sono di ridurre i costi, più che di raggiungere un obiettivo aziendale o di innovazione, i risultati non possono che essere sistemi isolati, che raccolgono dati, invece che fornire informazioni utili per il business. Il tema dell’approvvigionamento tecnologico è importante, soprattutto se visto in relazione ai trend del data center, che sono:
- Crescita dei dati: per molti data user, la rapida crescita dei dati ne sta mettendo a dura prova la capacity, il provisioning, il management e la protezione. Secondo Gartner, entro il 2025, il 75% dei dati generati dalle aziende verrà creato e mantenuto al di fuori di un data center o cloud tradizionale. Per i responsabili IT e dei data center, le sfide sono riuscire a contenere i costi, l’obsolescenza della tecnologia e tenere il passo dell’evoluzione delle tecnologie e delle esigenze degli utenti.
- Infrastruttura convergente ostacolata dall’infrastruttura del data center: Con l’aumento dell’adozione della virtualizzazione, il capacity planning non è più associare le risorse di server, storage e network ad ogni workload applicativo, ma piuttosto distribuire combinazioni di risorse per centinaia e migliaia di workloads alla volta. La maggiore densità di calcolo sta superando la potenza/la capacità di raffreddamento dei data center obsoleti, e richiede nuovi approcci alla gestione delle strutture.
- Shadow IT: Oggi gli utenti, in pochi click e con una carta di credito, possono aggirare i controlli e le policy e accedere a capacità cloud, andando potenzialmente incontro a rischi informatici e a costi esponenziali. L’organizzazione IT sarebbe comunque ritenuta responsabile per la sicurezza e l’integrità delle informazioni.
Questo ci deve far riflettere: troppo spesso, si propongono ai clienti progetti che sono l’equivalente del “bagno di marmo super accessoriato” senza capire che il problema è alla base. Nelle aziende dove l’infrastruttura IT non è di buon livello, gli sforzi di chi ne è responsabile si concentrano nel mantenerne il funzionamento; non hanno tempo ed energie per pensare a eventuali processi trasformativi e, se lo fanno, non sono poche le avversità che incontrano.
Il primo suggerimento è quello di modernizzare i componenti dell’infrastruttura su cui si basa l’IT o, meglio, di trasformarla nel data center del futuro. In passato, i dipartimenti IT costruivano la loro infrastruttura e acquistavano applicazioni; oggi preferiscono comprare piattaforme infrastrutturali semplici e facili da implementare su cui possono creare ed eseguire rapidamente applicazioni core per il business – che possono fare la differenza – e dotarsi di una piattaforma per la distribuzione di applicazioni di nuova generazione.
Il mondo è in continua evoluzione e oggi questo cambiamento è un catalizzatore di innovazione tecnologica senza precedenti.Tenere il passo con questo cambiamento, avere uno sguardo sul futuro e soddisfare le richieste più urgenti di collaboratori e clienti è una sfida costante. È anche un buon motivo per collaborare con i fornitori con i quali condividere obiettivi di business a lungo termine; l’81% delle imprese intervistate in una recente survey di Forrester ha dichiarato di aver bisogno di tecnologiche esterne per avere successo. Sempre più aziende sono alla ricerca di fornitori di servizi IT che le supportino non solo nelle operation quotidiane del loro business, ma che le aiutino ad allineare la strategia agli obiettivi di business. Scegliere il partner giusto significa poter contare su competenze e best practices, che possono essere trasferite al team interno che, rimanendo aggiornato, può concentrarsi su come promuovere l’innovazione dell’azienda.
Non c’è punto di arrivo per la trasformazione; è costante, come l’innovazione. Ma c’è un inizio. E l’unico modo per raggiungere entrambi gli obiettivi – innovare e ottimizzare – è trasformare l’infrastruttura tecnologica con il supporto di fornitori di servizi IT che offrono competenze, integrazione, e acceleratori che danno il giusto boost alla trasformazione. È solo così che potrà essere costruito e gestito un data center moderno, senza traccia di cattivo impianto idraulico!