L’azienda americana ha annunciato la disponibilità generale di Adobe Content Hub con Adobe Experience Manager (AEM) Assets.
AEM Assets è il sistema di digital asset management (DAM) utilizzato dai brand per gestire l’intera libreria di immagini, video e altri contenuti che guidano la creazione di campagne di marketing ed esperienze digitali. AEM Assets – sottolinea Adobe – è utilizzato dalla maggior parte delle Fortune 50, tra cui 8 delle 10 maggiori società di media, 9 delle 10 maggiori società di servizi finanziari e 8 dei 10 maggiori retailer. Tra i clienti di tutto il mondo figurano ASICS, Cisco, The Coca-Cola Company, Henkel, Prudential Financial, T-Mobile e Volkswagen.
Content Hub consente alle marche di reimmaginare il modo in cui le risorse creative vengono utilizzate all’interno dell’organizzazione e con i partner esterni, ottenendo notevoli guadagni in termini di efficienza. Grazie a una nuova interfaccia di facile utilizzo, i team hanno a portata di mano tutti gli asset approvati dal brand e possono accedere a uno strumento di progettazione all-in-one attraverso Adobe Express e l’intelligenza artificiale generativa Firefly, direttamente nel flusso di lavoro esistente.
Content Hub elimina anche le inefficienze, garantendo il riutilizzo corretto degli asset e risolvendo eventuali incongruenze, oltre a fornire analisi di utilizzo e controlli di governance per i lanci sensibili. Con Content Hub, i brand possono ottimizzare un componente chiave della loro supply chain dei contenuti, il processo aziendale end-to-end di cui ogni azienda ha bisogno per fornire i contenuti necessari per le campagne di marketing e le esperienze personalizzate dei clienti. Per la maggior parte delle organizzazioni, si tratta di una rete di flussi di lavoro, team e sistemi scollegati che spesso si interrompono, mette in evidenza Adobe.
Adobe Content Hub con AEM Assets risolve una serie di problemi per i brand, tra cui innanzitutto la sfida di trovare asset rilevanti. Individuare gli asset brand-approved in Content Hub è facile come condurre una rapida ricerca nel browser, che può favorire il riutilizzo efficiente e l’ideazione creativa degli utenti, sottolinea Adobe. Con una varietà di parametri di ricerca, gli utenti possono trovare gli asset in base a termini individuali come “logo”, “outdoor” e “rosa” o a frasi come “promozione per le festività natalizie” e “attrezzatura per escursioni invernali”. Inoltre, grazie agli smart tag, gli asset vengono automaticamente etichettati con termini chiave per renderli più ricercabili.
Aiuta poi a creare esperienze a partire da risorse approvate: Adobe Express con l’intelligenza artificiale generativa Firefly può essere sfruttato in Content Hub, per consentire agli utenti di remixare gli asset direttamente nel flusso di lavoro e trasformarli in nuove esperienze digitali. Con un solo clic, gli utenti avviano un editor Express che può essere utilizzato per apportare rapide modifiche, dall’aggiunta del copy al ridimensionamento. L’intelligenza artificiale generativa Firefly in Express fa un ulteriore passo avanti, consentendo agli utenti di creare nuove variazioni sostituendo sfondi, aggiungendo oggetti, creando diversi stili visivi e altro ancora. In questo modo i team possono scalare la produzione di variazioni di contenuto e ottenere una vera personalizzazione su scala.
Content Hub consente poi agli amministratori di gestire le autorizzazioni per gli asset sensibili (ad esempio, l’imminente lancio di un prodotto), con controlli di governance per garantire che i contenuti generati dall’intelligenza artificiale siano in linea con gli standard del brand. Inoltre, per garantire la trasparenza sull’uso dell’intelligenza artificiale nelle applicazioni Adobe, le funzioni Firefly allegano automaticamente le credenziali di contenuto ai contenuti. Le Content Credentials sono metadati che possono fornire ulteriori informazioni sui contenuti, compreso l’utilizzo dell’IA nel processo di creazione o di modifica.
Infine, la soluzione risolve il problema della mancanza di informazioni che favoriscano il miglioramento continuo. Una solida analisi dell’utilizzo degli asset, con ripartizioni dettagliate (ad esempio, tipo di file, caratteristiche dell’immagine), può aiutare i brand a capire meglio come vengono utilizzati gli asset all’interno della loro organizzazione. Questi dati consentono ai team di migliorare le modalità di creazione degli asset, come ad esempio l’approvvigionamento di un certo tipo di file o stile visivo molto utilizzato.
Le funzionalità di Adobe Content Hub alimenteranno anche Adobe GenStudio, un’applicazione generativa AI-first di prossima uscita che consentirà alle organizzazioni di marketing di pianificare, creare, gestire, attivare e misurare rapidamente contenuti on-brand e ad alte prestazioni.