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Così IBM usa l’AI generativa Adobe Firefly per la content creation e il marketing

L’anno scorso, per la campagna del brand “Let’s Create“, che mostrava l’attenzione dell’azienda per il co-sviluppo di soluzioni tecnologiche con i partner, è iniziato un primo progetto pilota con Adobe Firefly, che ha integrato l’intelligenza artificiale generativa direttamente nei flussi di lavoro dei team IBM.

In passato, sottolinea Adobe, i team creativi e di marketing di un’azienda avrebbero impiegato giorni, se non mesi, per sviluppare contenuti come quelli realizzati dal team IBM che, utilizzando semplici prompt di testo, è stato in grado di generare 200 asset e oltre 1.000 varianti di marketing per la campagna in pochi minuti.

Per quanto le immagini siano sorprendenti – mette in evidenza Adobe raccontando il caso d’uso sul proprio blog ufficiale –, la cosa più importante è che la campagna ha ottenuto risultati ben al di sopra del benchmark di IBM, ottenendo un coinvolgimento 26 volte superiore e raggiungendo un pubblico di valore: il 20% degli intervistati è stato identificato come C-level decision maker.

Adobe sottolinea anche che Firefly è stato costruito per essere sicuro per l’uso commerciale, in modo che aziende come IBM possano utilizzare le immagini che creano con fiducia. Come elemento fondamentale della soluzione Adobe per le content supply chain, Firefly consente ai brand di ripensare il modo in cui producono e distribuiscono i contenuti digitali in un momento in cui l’efficienza è una priorità assoluta e ai team viene chiesto di fare di più con meno. IBM è all’avanguardia in questo campo, mostrando come l’intelligenza artificiale generativa possa rimodellare i processi di un’organizzazione per quanto riguarda la pianificazione, la produzione e l’analisi dei contenuti durante tutto il loro ciclo di vita.

IBM Adobe Firefly

IBM sta iniziando a lavorare con Firefly per supportare i propri programmi di marketing e le campagne che supporta per i clienti attraverso IBM Consulting: i team possono accedere a Firefly in modo nativo in applicazioni quali Adobe Express, Adobe Photoshop e Adobe Experience Manager Assets.

Billy Seabrook, Global Chief Design Officer di IBM Consulting, ha dichiarato: “Abbiamo iniziato a sfruttare Adobe Firefly per rivoluzionare le esperienze dei clienti attraverso un design potenziato dall’intelligenza artificiale, semplificando al contempo i nostri flussi di lavoro creativi interni. Con Firefly, i nostri 1.600 designer professionisti all’interno del team di experience design di IBM Consulting possono concentrarsi meno su compiti noiosi e più su ciò che sanno fare meglio: creare soluzioni di design innovative con l’AI che superano le aspettative dei clienti“.

I creativi trascorrono troppo tempo delle loro giornate in compiti banali che ora possono essere automatizzati con l’AI generativa. I guadagni di produttività sono incredibili, ma ancora più entusiasmante è il tempo che possiamo rendere disponibile per l’ideazione creativa“, ha concluso Billy Seabrook.

Grazie in grn parte all’intelligenza artificiale generativa, i creativi dei team di consulenza e marketing di IBM possono dedicare più tempo al brainstorming immaginativo, allo storyboarding visivo e al ritocco dei progetti, il che si prevede possa decuplicare la loro produttività. Firefly può anche contribuire a una maggiore collaborazione tra le organizzazioni creative e di marketing, un aspetto più che mai importante dal momento che la capacità dei brand di offrire esperienze eccellenti ai clienti dipende oggi dalla produzione di un’enorme quantità di contenuti digitali.

Ari Sheinkin, VP of Global Demand di IBM, ha dichiarato: “Le organizzazioni sono sottoposte a un’incredibile pressione per offrire esperienze altamente personalizzate su molti canali diversi e l’IA generativa ci fornisce un percorso per scalare efficacemente questi sforzi. Adobe Firefly consente ai nostri team di marketing e creativi di collaborare in modo più efficace semplificando il processo di generazione di contenuti di alta qualità, che vengono poi utilizzati in campagne di personalizzazione su larga scala che offrono esperienze su misura per i clienti.

I brand hanno passato anni a cercare di offrire la personalizzazione su scala, con vari gradi di successo. L’intelligenza artificiale generativa la rende ora realizzabile per il nostro settore e colma un divario di lunga data tra creativi e marketer”.

IBM Adobe FireflyQuesto processo di produzione e distribuzione di contenuti che alimentano esperienze efficaci per i clienti è un’area che Adobe supporta attraverso la sua soluzione per le content supply chain. IBM utilizza una serie di applicazioni, tra cui Adobe Workfront, Adobe Experience Manager e Adobe Creative Cloud, che consentono ai team creativi e di marketing di pianificare, creare e attivare contenuti on-brand senza soluzione di continuità. L’uso di questi strumenti ha migliorato il time-to-market del 60%, afferma Adobe. E con Firefly, l’azienda può ottimizzare ulteriormente la catena di fornitura dei contenuti accelerando il processo di produzione.

Firefly sta anche aiutando IBM a realizzare la possibilità di migliorare gli standard del brand e i guardrail in tutta l’azienda. Con un numero sempre maggiore di persone che utilizzano l’AI generativa nel loro lavoro quotidiano, diventa sempre più importante garantire che tutti i contenuti visivi siano in linea con i valori e le linee guida del marchio IBM. Grazie ad applicazioni come Adobe Express, Firefly può aiutare i team di marketing a mettere i non designer in condizione di creare contenuti visivi convincenti e in linea con il brand, senza dover ricorrere a costose risorse creative.

La creatività pubblicitaria con punto interrogativo generata da IBM con Firefly – sottolinea Adobe – è stata per molti versi una sollecitazione per la comunità aziendale in generale: che impatto avrà l’AI generativa sul vostro modo di operare? E quanto velocemente dovreste muovervi per evitare di perdere il vostro vantaggio competitivo? Sono domande a cui IBM ha iniziato a rispondere scegliendo Adobe come partner in questo viaggio.

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