Una recentissima ricerca di Atlas Vpn ha rivelato che l’utilizzo delle Vpn in Italia è aumentato del 112% nell’ultima settimana.
Atlas ha desunto i dati analizzando 50.000 utenti di virtual private network per il periodo dal 9 al 15 marzo e confrontandolo con quelli della settimana precedente, dal 2 all’8 marzo.
La ricerca rivela che l’utilizzo delle Vpn in Italia è cresciuto del 112%, mentre negli Usa è cresciuto del 53%, in Iran del 38%, in Russia e in Spagna del 36%.
Dallo scorso 31 dicembre 2019, quando i primi rapporti sulla forma di coronavirus precedentemente sconosciuta sono stati segnalati all’Organizzazione mondiale della sanità, sottolinea Atlas in una nota, l’utilizzo della virtual private network è aumentato in quasi ogni singolo paese con significativi casi di coronavirus.
Anche se negli Stati Uniti a ieri c’erano solamente 3.802 casi confermati di coronavirus (clicca qui per conoscere il numero sempre aggiornato di casi nel mondo), l’utilizzo della VPN è già aumentato del 53%.
È interessante notare che, anche se in Russia ci sono solamente 63 casi confermati di coronavirus (con il governo russo tacciato di reticenza), l’utilizzo della VPN è aumentato del 36%.
Perché è cresciuto il ricorso alla Vpn
Atlas spiega questi dati con la motivazione più semplice: maggior parte delle persone rimane a casa a causa della quarantena. Nella maggior parte dei paesi, solamente negozi, farmacie e ospedali funzionano ancora, le scuole sono chiuse e tutti i raduni pubblici sono cancellati.
Stando a casa le persone trascorrono più tempo del solito su Internet. Molti scelgono di guardare film o serie TV ma i servizi di streaming più popolari come Netflix o la BBC applicano restrizioni geografiche.
Le persone potrebbero quindi non essere in grado di accedere a determinati film o spettacoli a causa della regione in cui si trovano. L’utilizzo di una VPN consente agli utenti di superare le restrizioni geografiche.
E poi c’è lo smart working, cosa che più ci interessa da vicino: la maggior parte delle aziende ora consente o incoraggia i dipendenti a lavorare da casa. Per connettersi in remoto alla rete dell’ufficio, le persone devono utilizzare una VPN. In questo modo, le aziende assicurano una protezione completa dai loro file sensibili dagli hacker.
Atlas registra anche il fatto che alcune aziende in Italia stanno offrend servizi gratuiti agli italiani con l’iniziativa solidarietà digitale. Uno dei modi migliori per identificare la propria posizione fisica è controllare l’indirizzo IP, che può essere modificato con l’aiuto di una VPN. Quindi persone di altri paesi possono usare una VPN per cambiare i loro IP e ottenere servizi gratuiti fingendo di essere in Italia.
Il Chief Operating Officer di Atlas VPN, Rachel Welch, stima che l’utilizzo della VPN negli Stati Uniti potrebbe aumentare di oltre il 150% entro la fine del mese. “Nel complesso – dice in una nota – l’uso delle VPN dovrebbe continuare a crescere se la pandemia di coronavirus peggiora“.
Mi domando perchè i gestori di rete non forniscano in automatico il servizio o la protezione che garantisce una VPN.
Perché esistono persone cattive cattive che internet lo usano per azioni fraudolente, ecco perché .