Il codice va riportato nel nuovo modello “F24 Crediti PP.AA.”, approvato lo scorso 31 gennaio per consentire l’utilizzo dei crediti certificati e vantati nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni.
Con la risoluzione n.16/E, il Fisco ha istituito il codice tributo per
consentire ai contribuenti di utilizzare in compensazione i crediti certificati e vantati nei
confronti di Pubbliche Amministrazioni, tramite il modello F24 Crediti PP.AA
approvato
con un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del
31
gennaio scorso.
Nella compilazione dell’F24,
il nuovo codice tributo PPAA va riportato nella sezione “Erario” esclusivamente in
corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”. Nel campo “numero certificazione credito” va
indicato il numero della
certificazione attribuito dalla piattaforma elettronica gestita dal Mef – Dipartimento
della Ragioneria Generale dello Stato. Il campo “anno di riferimento”, invece, non deve essere compilato.
La compensazione può essere richiesta solo per i debiti derivanti da
istituti definitori della pretesa tributaria e deflativi del contenzioso (accertamento
con adesione,
adesione al processo verbale di constatazione, adesione
agli inviti dell’Ufficio, acquiescenza, definizione agevolata delle sanzioni, conciliazione giudiziale
e mediazione),
elencati nella tabella allegata al Dm del 14 gennaio 2014, che riporta
anche i relativi codici tributo.