L’Associazione bancaria italiana (Abi) e le associazioni imprenditoriali (Agci, Confcooperative, Legacoop riunite in Alleanza delle Cooperative Italiane; Ccia; Claai; Coldiretti; Confagricoltura; Confapi; Confedilizia; Confetra; Confindustria; Cna, Confartigianato, Confersercenti, Confcommercio, Casartigiani) hanno siglato l’accordo per il credito 2015 che prevede una nuova moratoria per le imprese.
In vigore fino al 31 dicembre dicembre 2017, l’intesa contempla tre iniziative. La prima, “Imprese in Ripresa”, prevede la possibilità per tutte le Pmi “in bonis” di sospendere la quota capitale delle rate di mutui e leasing, anche agevolati o perfezionati con cambiali, e di allungare il piano di ammortamento dei mutui e le scadenze del credito a breve termine e del credito agrario. a seconda iniziativa, “Imprese in Sviluppo”, prevede che le banche aderenti costituiscano dei plafond individuali – con un obiettivo di dotazione complessiva pari a 10 miliardi di euro – destinati al finanziamento dei progetti imprenditoriali delle Pmi. La nuova misura si estende anche al finanziamento dell’incremento del capitale circolante necessario a rendere operativi investimenti realizzati o in corso, come anche della capacità operativa necessaria a far fronte a nuovi ordinativi. La terza iniziativa, “Imprese e Pa”, riprende lo schema precedente per lo smobilizzo dei crediti delle imprese verso la Pa, aggiornandone i contenuti alle recenti disposizioni legislative, e in particolare al rafforzamento dell’istituto della certificazione avvenuto con il DL 66/2015.
L’Abi e le associazioni d’impresa si sono anche accordate per alcuni impegni comuni. Si attiveranno per sottoscrivere un accordo con l’Agenzia delle Entrate in base al quale, le imprese che hanno richiesto il rimborso di un credito di natura fiscale possano ottenerne l’anticipazione bancaria. È prevista la costituzione di un forum di dialogo per la promozione di un maggiore utilizzo, da parte delle banche, delle informazioni di natura qualitativa, anche riferite agli attivi intangibili, per la valutazione del merito di credito delle imprese, oltre che un tavolo di confronto sul rapporto banca-confidi con l’ obiettivo di promuoverne l’evoluzione e lo sviluppo. L’Accordo consente di sospendere anche i finanziamenti che hanno già beneficiato di tale strumento negli anni passati, con la sola esclusione di quelli per i quali la sospensione è stata richiesta nei 24 mesi precedenti.
L’Abi e le associazioni d’impresa si sono anche accordate per alcuni impegni comuni. Si attiveranno per sottoscrivere un’intesa con l’Agenzia delle Entrate in base alla quale le imprese che hanno richiesto il rimborso di un credito di natura fiscale possano ottenerne l’anticipazione bancaria. È poi prevista la costituzione di un forum di dialogo per la promozione di un maggiore utilizzo, da parte delle banche, delle informazioni di natura qualitativa, anche riferite agli attivi intangibili, per la valutazione del merito di credito delle imprese, oltre che un tavolo di confronto sul rapporto banca-confidi con l’obiettivo di promuoverne l’evoluzione e lo sviluppo.