Cresce l’utile di Asem

In calo il fatturato, ma le maggiori soddisfazioni vengono dal settore dei pc industriali sul quale ci si potrebbe a breve aspettare delle acquisizioni

11 giugno 2003 Se è l’utile netto dopo le tasse a contare ancora qualcosa, Asem si sente discretamente soddisfatta del suo ultimo anno fiscale (2002 ovviamente) visto che si è portata a casa, con il bilancio approvato proprio in questi giorni, una crescita di circa il 7% (ottenuto su 20 milioni e rotti di euro in termini di fatturato, dato questo che però registra un calo di circa l’11%).
E Renzo Guerra, presidente e amministratore delegato si sente tranquillo. Da qualche mese a questa parte condivide (nella proporzione del 77-23) con la San PaoloImi Fondi Chiusi la proprietà di Asem che vanta un patrimonio netto di 7,5 milioni di euro e un cash di 6,5 milioni di euro. Questi potrebbero servire per fare anche delle acquisizioni per avere a disposizione nuovi skill e opportunità più che sull’offerta office, su quella legata al settore dell’automazione industriale nel quale Asem si difende bene. Se, infatti, spacchiamo il fatturato su queste due attività principali del produttore friulano, troviamo che la vendita di pc (90% del quale avviene attraverso i rivenditori) vale circa 10 milioni di euro, “Ma i ricavi maggiori – sottolinea Vincenzo Verità, direttore Office Division – li otteniamo con il settore dei pc industriali”. Proprio per questo Asem conferma la forte intenzione di rimanere in testa alle classifiche Assintel che la vedono tra i numeri uno dei player di pc industriali con forti progetti nell’ideazione di prodotti che qui chiamano “postpc” o verticalizzazioni ad hoc per il mondo, ad esempio, della ristorazione.

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