L’Internet Service Provider sardo, numero due in Europa, ha chiuso il 3° trimestre 2001 con una riduzione della perdita dell’Ebitda pari al 29% rispetto al trimestre precedente
Grazie a un incremento delle vendite pari al 15%, rispetto al quorter precedente, Tiscali ha ridotto le perdite registrate nel
terzo trimestre 2001.
L’Ebitda registrato dal fornitore di servizi Internet numero due in Europa è sceso a -44,8 milioni di euro, il 29% in meno rispetto al secondo trimestre dell’anno fiscale in corso.
Tiscali, le cui azioni durante il 2000 hanno perso circa tre quarti del proprio valore, ha da tempo intrapreso una rigida politica di ristrutturazione comprensiva di taglio dei costi e delle spese pubblicitarie per richiamare investitori e tornare a essere
profittevole.
La società di Renato Soru conta di chiudere l’anno fiscale con
vendite per 800 milioni di euro, 250 milioni dei quali dovrebbero provenire
dall’ultimo trimestre 2001.
Gli utenti Internet attivi – dove per attivi
s’intende coloro che abbiano utilizzato almeno una volta i servizi Tiscali negli
ultimi 30 giorni -, sono passati dai 7,1 milioni registrati lo scorso mese di
giugno ai 7,6 milioni conteggiati alla fine di settembre.