Il programma Critical Move, appena varato, si propone proprio di sottrarre utenti ai competitor nel campo della messaggistica, in particolare a Notes ed Exchange.
Critical Path ha annunciato il programma Critical Move, teso a convincere gli attuali utenti di sistemi di messaggistica della concorrenza, in particolare di Microsoft Exchange e Lotus Notes, a passare alla propria Communication Platform.
«I vantaggi sarebbero molteplici – ha spiegato Mario Bobba, responsabile di Critical Path per il Sud Europa -. Innanzitutto, potrebbero godere dei benefici della nostra piattaforma tecnologica, la cui affidabilità è garantita dalla lunga esperienza in ambito pubblico, con le forniture ai principali operatori di telecomunicazioni. Senza contare la possibilità di ridurre sensibilmente il total cost of ownership delle soluzioni».
La messaggistica, sostengono in Critical Path, ha costi nascosti notevoli, mentre spesso si tende a considerare solo il prezzo delle licenze. Tra le voci che incidono di più, invece, c’è la gestione. La società che in Italia ha sede a Torino si rivolge proprio alle aziende che hanno tali problemi. Uno dei target individuati, per esempio, è rappresentato dalle imprese che, tipicamente in seguito a operazioni di fusione, si trovano a dover consolidare ambienti di messaging eterogenei. Critical Path, grazie alla propria tecnologia modulare e scalabile (fino ad arrivare ai milioni di utenti di un operatore di Tlc), si propone come elemento ideale sia per mettere sotto controllo la messaggistica aziendale sia per prepararsi a espandere tale sistema verso clienti e partner sia, infine, per facilitare un’eventuale successiva migrazione in outsourcing.
In particolare, nel mirino di Critical Path ci sono 15 milioni di utenti enterprise potenziali. A questi, la società offre opzioni di try and buy e quant’altro volto a convincerli del cambiamento. Questo peraltro è spesso reso necessario dalle esigenze di evoluzione e Critical Path crede di poter offrire un percorso vantaggioso. In tal senso, la società propone la sostituzione esclusivamente del server, vero cuore del sistema, mentre i client, siano Outlook o Notes, possono rimanere gli stessi, salvaguardando gli investimenti, ma soprattutto l’expertise degli utenti finali.