Una ricerca Avanade su 500 manager promuove il software come servizio anche per le applicazioni critiche.
Secondo una recente ricerca commissionata da Avanade le aziende stanno adottando il modello Software as a Service (SaaS) per le applicazioni basilari alla loro attività.
La ricerca è stata condotta da Kelton Research, fra la fine di agosto 2009 e i primi di settembre, intervistando dirigenti di livello C e responsabili It in 16 Paesi fra Nord America, Europa e Asia-Pacifico.
La maggior parte degli intervistati afferma di aver introdotto il SaaS prevalentemente in ambito Crm (52%) e Business intelligence (47%), e poi anche in campo Erp, collaboration e sistemi finanziari.
Individualmente la maggior parte degli intervistati ha sottolineato che proprio queste applicazioni sono considerate differenziatori e strumenti strategici per il business rispetto ai concorrenti, nella misura del 40% per Crm e del 37% per la Business intelligence (Bi).
In Italia il Crm è considerato cruciale dal 27% dei rispondenti, mentre la Bi lo è per il 47%. Anche l’Erp continua ad avere una posizione rilevante, con una percentuale del 37%.
Sempre da noi, alla domanda se in azienda viene utilizzato un modello SaaS, il 50% degli intervistati ha risposto positivamente.
E dall’indagine emerge globalmente una distanza tra le percezioni degli intervistati e la loro reale esperienza in tecnologie SaaS.
Sebbene il 90% riconosca il successo delle implementazioni SaaS, il 54% e in Italia il 33%, avrebbe eseguito un’analisi più rigorosa dei costi e dei benefici prima di realizzare applicazioni basate sul SaaS.
Comunque, tra coloro che utilizzano il SaaS il 65% afferma di aver ottenuto un ritorno sugli investimenti ragionevole dalle proprie implementazioni SaaS.
Tant’è che oltre il 62% degli intervistati afferma inoltre di voler incrementare l’utilizzo del SaaS nel prossimo anno.