Responsabilità sociale di impresa, in inglese CSR: è la sfida del momento (e del futuro) con cui dovranno fare i conti tutte le organizzazioni, e il mondo It non fa certo eccezione. Intervistiamo per voi i leader di settore, svelandone strategie, impostazioni e focus d’azione. La tecnologia al servizio di società più eque ed inclusive non è uno slogan privo di contenuti, ma un obbiettivo concreto.
Del resto le aspettative dei cittadini sono elevate e impossibili da ignorare: una ricerca del World Economic Forum realizzata assieme ad Ipsos ha svelato che l’86% delle persone intervistate vorrebbe miglioramenti significativi in termini di inclusività ed equità sociale.
01net ha quindi deciso di intervistare le aziende più prestigiose del mercato It, chiedendo loro in che modo è cambiato il loro modello di business per accogliere queste importanti istanze.
Per Akamai, ha risposto alle nostre domande Alessandro Livrea, Country Manager Akamai Italia.
La Corporate Social Responsibility sta determinando importanti cambiamenti nel modo di operare e produrre delle organizzazioni. Etica e profittabilità sono ancora temi opposti, oppure possono convivere con successo?
Negli ultimi anni la pandemia COVID-19, la pressione economica, le ingiustizie razziali e i cambiamenti climatici hanno occupato le pagine dei giornali. Di conseguenza, le aziende stanno rispondendo a questo cambiamento ampliando i propri programmi ESG, su cui si basano anche le decisioni di acquisto.
Secondo una recente indagine IDC, infatti, circa il 60% delle organizzazioni in Europa ha integrato gli obiettivi di sostenibilità nei propri bilanci e più della metà (56%) prevede di dedicare almeno il 10% del proprio budget a prodotti e servizi sostenibili.
Queste aziende hanno bisogno di partner che si impegnino nel fare la cosa giusta per l’ambiente, i dipendenti e la comunità.
Essere inclusivi e aperti ad ogni tipo di minoranza: un’affermazione che, in passato, è stata più dichiarazione di principio che concreta realtà. Quali sono le vostre policy da questo punto di vista?
L’anno scorso abbiamo pubblicato il nostro primo rapporto su Inclusione, Diversità e Coinvolgimento (ID&E). Si è trattato di un passo importante per creare una cultura lavorativa più trasparente e per celebrare i progressi compiuti nel nostro percorso di diversità e inclusione.
Internet rappresenta un’opportunità senza confini. Può avvicinare il mondo e facilitare una maggiore comprensione tra le persone da ogni parte del pianeta e siamo orgogliosi di far parte di questa incredibile tecnologia. Crediamo inoltre che i vantaggi di Internet debbano essere condivisi in modo equo.
L’EMEA è una regione incredibilmente diversificata, con enormi disuguaglianze sociali ed economiche tra i Paesi in cui operiamo. Abbiamo quindi la responsabilità dare il nostro contributo alle nostre comunità e il dovere di garantire che inclusione, diversità e impegno siano caratteristiche fondamentali della vita in Akamai.
L’anno scorso abbiamo pubblicato il nostro primo rapporto su Inclusione, Diversità e Coinvolgimento (ID&E). Si è trattato di un passo importante per creare una cultura lavorativa più trasparente e per celebrare i progressi compiuti nel nostro percorso di diversità e inclusione. C’è ancora molto lavoro da fare, ma siamo molto orgogliosi dei risultati ottenuti finora.
Siamo convinti che la matematica e gli altri campi STEM creino incredibili possibilità per il futuro. La mancanza di istruzione STEM rimane un’enorme fonte di disuguaglianza nel settore tecnologico in EMEA, in particolare per le donne e le ragazze.
Sia come azienda che attraverso l’Akamai Foundation, la nostra organizzazione benefica, collaboriamo con le comunità locali e le organizzazioni per migliorare l’accesso all’istruzione per i gruppi meno favoriti, con particolare attenzione alla matematica e all’informatica. Attraverso la Fondazione Akamai, forniamo anche aiuti umanitari e in caso di calamità e offriamo ai nostri dipendenti l’opportunità di fare volontariato nelle proprie comunità locali.
Parlare di responsabilità sociale sarebbe impossibile senza riflettere sull’integrazione con le comunità in cui le società operano. Che progetti avete per il nostro Paese?
Ogni anno ci impegniamo in attività differenti, che spaziano dalla pulizia dei parchi pubblici alle donazioni a fondazioni locali.
In Akamai crediamo di avere un profondo senso etico che mettiamo a disposizione dei nostri fornitori e clienti e le iniziative che messe in campo durante la pandemia sono state numerose.
Il welfare aziendale, molto sviluppato nelle nazioni del nord Europa, ha fatto fatica ad affermarsi in modo organico in Italia. Nelle vesti di leader It, in che modo agevolate la vostra forza lavoro?
Akamai offre ai propri dipendenti benefit di diversa natura. Oggi, post pandemia, tutti i dipendenti hanno la massima libertà nella scelta dei luoghi e delle modalità di lavoro così come la massima flessibilità. Possono lavorare da casa o in ufficio in piena autonomia e senza limitazioni.
Inoltre, durante l’anno consentiamo di sfruttare giorni di “pausa/vacanza” che si aggiungono a quelli definiti dal contratto e abbiamo dei programmi di incentivazione, i dipendenti possono, infatti, premiare o ringraziare gli altri colleghi con punti, fondi coperti dall’azienda e altre iniziative.
In ultimo, impossibile non parlare di sostenibilità ambientale, anche alla luce della COP26 e della fortissima sensibilità sulle tematiche da parte dell’opinione pubblica. Come avete progettato la vostra roadmap per ridurre la vostra impronta ecologica?
L’Europa è l’area in cui abbiamo ridotto maggiormente le nostre emissioni, fino al 75% nel 2020, e ci siamo posti nuovi obiettivi ambiziosi per il 2030, che stiamo raggiungendo in modo proattivo.
La tecnologia è una parte essenziale della vita quotidiana. Mette in contatto le persone, migliora l’accesso alle informazioni, rende disponibili beni e servizi a un maggior numero di persone e sblocca l’innovazione aziendale. Oggi però è responsabile del 2-3% delle emissioni globali, ovvero più del trasporto aereo.
In Akamai siamo attenti alla richiesta di cambiamento e stiamo adottando tutte le misure necessarie per passare a fonti energetiche più sostenibili e per migliorare l’efficienza.
Abbiamo iniziato il nostro percorso di sostenibilità nel 2009, impegnandoci a ridurre le nostre emissioni, utilizzare nuove fonti di energia rinnovabile, riciclare i rifiuti elettronici e dare la possibilità agli altri operatori del settore di fare lo stesso.
Da allora, abbiamo reso la nostra rete più efficiente del 30% anno dopo anno: mentre la nostra rete è quasi triplicata, il nostro consumo energetico è aumentato solo del 9%.
L’Europa è l’area in cui abbiamo ridotto maggiormente le nostre emissioni, fino al 75% nel 2020, e ci siamo posti nuovi obiettivi ambiziosi per il 2030, che stiamo raggiungendo in modo proattivo. La strada da percorrere è ancora lunga ma la sfida è quella di trovare un equilibrio tra la crescente domanda di innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale della sua realizzazione.