Gli americani, sempre abilissimi a inventare neologismi legati al nuovo stile di vita digitale, lo chiamano twalking: è il comportamento divenuto ormai così comune sulle nostre strade, dei pedoni che indossano le cuffie o gli auricolari, con gli sguardi incollati al proprio smartphone mentre passeggiano del tutto dimentichi di ciò che li circonda; potrebbe ora arrivare una cuffia smart dedicata a loro.
Il “twalking” è un comportamento che nasconde numerosi pericoli. I pedoni che indossano le cuffie spesso, infatti, non riescono a sentire eventuali segnali acustici quali un clacson, delle urla o il suono delle auto che si avvicinano, che potrebbero segnalare un pericolo imminente.
Il numero di feriti e morti causati da twalking (i dati fanno riferimento agli Stati Uniti) sarebbe triplicato negli ultimi sette anni: si tratta di una minaccia grave e reale.
Questo fenomeno che desta preoccupazione per la sicurezza pubblica ha attirato l’attenzione dei ricercatori del Data Science Institute della Columbia University, che si sono messi al lavoro per progettare una cuffia smart che avverte i pedoni di pericoli imminenti.
Questo sistema di cuffie intelligenti è dotato di microfoni miniaturizzati e di elaborazione del segnale intelligente che rileva i suoni dei veicoli in avvicinamento. Se in prossimità c’è un pericolo, il sistema invia un avviso audio alla cuffia smart dell’utente che la indossa.
Il team di ricerca, fa sapere la Columbia University, sta già sviluppando i prototipi e li sta testando nelle strade vicino all’università. Una volta sviluppato, questo dispositivo indossabile smart potrebbe aiutare a ridurre gli incidenti che possono provocare lesioni, finanche mortali, ai pedoni.
L’attività di ricerca e sviluppo di questa cuffia smart è complessa, ha spiegato la Columbia University: essa comporta l’inserimento di microfoni multipli miniaturizzati nell’headset così come lo sviluppo di una pipeline di dati a bassa potenza per elaborare tutti i suoni nelle vicinanze del pedone.
La cuffia smart deve poi estrarre i segnali corretti che indicano un pericolo imminente. La pipeline conterrà un circuito integrato a bassissima potenza e di progettazione custom, capace di estrarre le caratteristiche rilevanti dai suoni consumando, al contempo, poca batteria.
I ricercatori stanno inoltre utilizzando le più avanzate tecniche di data science per progettare la cuffia smart. I modelli di machine learning sullo smartphone dell’utente classificheranno centinaia di segnali acustici provenienti dalle strade della città e dai veicoli vicini e avvertiranno gli utenti quando sono in pericolo. Il meccanismo sarà progettato in modo tale che le persone riconoscano l’avviso e rispondano rapidamente.
I test che il team di sviluppo sta conducendo stanno avvenendo anche in laboratorio e per le strade di New York, una città nota a livello mondiale per il suo traffico congestionato e la cacofonia di suoni che produce. Verranno inoltre condotti esperimenti percettivi e comportamentali con le persone per vedere come gli avvisi possono essere effettivamente forniti ai pedoni che camminano nelle città indossando le cuffie.
L’obiettivo è quello di sviluppare un prototipo del sistema di cuffia smart alla Columbia e quindi trasferire la tecnologia a una società commerciale.