L’Unione Europea è al lavoro da tempo, con i suoi vari organi istituzionali, nel definire un piano comune per la cybersecurity, anche alla luce dell’arrivo delle reti mobili 5G di prossima generazione, che tante preoccupazioni hanno sollevato sulle potenziali vulnerabilità.
Lo stesso Parlamento europeo aveva lanciato l’allarme sulle possibilità di accessi non autorizzati a dati e comunicazioni attraverso le infrastrutture in via di costruzione, e aveva concordato informalmente con i Ministri UE i contenuti del Cybersecurity Act europeo.
Con la pubblicazione dell’EU Cybersecurity Act nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, avvenuta il 7 giugno 2019, si apre una nuova fase di questa politica comune alla sicurezza informatica, ha sottolineato la stessa Enisa.
Enisa, acronimo di European Union Agency for Network and Information Security, è un centro di expertise per la cybersecurity in Europa, con sede ad Atene e una filiale a Heraklion, Creta.
Questa agenzia lavora a stretto contatto con le istituzioni europee, con gli Stati membri e con il settore privato, allo scopo di garantire un livello elevato di network and information security (NIS) e di contribuire a sviluppare una cultura della sicurezza.
L’EU Cybersecurity Act entrerà in vigore il 27 giugno 2019. Si tratta di un passo importante in avanti per una maggiore sicurezza informatica all’interno dell’Unione Europea, o per lo meno per una maggiore consapevolezza su questi argomenti e per inaugurare una fase di approccio comune a queste problematiche.
Si tratta di uno step chiave anche per il ruolo della stessa Enisa. Questa, d’ora in poi sarà conosciuta come Agenzia dell’Unione europea per la cybersecurity (EU Agency for Cybersecurity) e riceverà un mandato permanente.
Maggiori informazioni sull’Enisa sono disponibili sul sito dell’agenzia, a questo link.
Il Cybersecurity Act è consultabile a questo link.