Con i ripetuti attacchi avvenuti scorso anno la cybersecurity è assurta definitivamente all’attenzione del mondo professionale in tutto il mondo.
Si sono composti scenari che faranno da sfondo costante per le aziende, alle prese con la sfida dettata da tecnologie emergenti per le quali l’ago della bilancia sarà proprio la sicurezza.
In questo senso il termine cybersecurity non va inteso come un nuovo conio per indicare la sicurezza informatica: qui parliamo di fare un passo oltre, di scalare a una dimensione superiore.
Una definizione di partenza, valida erga omnes è quella dello statunitense NIST, National Institute of Standard and Technology: cybersecurity è il processo di protezione delle informazioni attraverso la prevenzione, rilevazione e risposta agli attacchi.
Ma dentro c’è tutto. Ci sono le macchine, il lavoro, i processi e le persone.
Sono proprio le macchine a dettare il salto di qualità. Oggi si stanno realizzando esemplari in grado di riprodurre appieno le funzioni di intelligenza umana, sistemi capaci di autoregolarsi, per svolgere livelli di automazione di attività complesse.
La cybersecurity ha quindi senso se tiene in considerazione la costante dell’automazione.
Un documento speciale, realizzato dalle testate 01net, Automazione Integrata, Automazione Industriale e Macchine Utensili affronta questi temi, proponendo alcune soluzioni.