Oltre al salto generazionale dell’Athlon II X2 200, il vendor ha reso disponibili il nuovo Phenom II X2 500 e il primo processore a sei core per i sistemi server
Piccoli e tendenzialmente conservatori, ma con ancora buone possibilità di business, soprattutto nei mercati in cui è richiesta una forte attività di customizzazione. Il destino dei local system builder, secondo Amd, è quello di sfruttare la prossimità fisica per offrire ai diversi segmenti soluzioni su misura, in cui la qualità del prodotto finale sia la somma di architetture e componenti selezionati ad hoc
«Fondamentale è essere costantemente aggiornati – sottolinea Luca Arduini, senior manager sales Southern Europe Distribution di Amd – in modo da poter proporre sempre il massimo ai propri clienti».
E i Local Oem di Amd sembrano esserlo, se è vero che, secondo gli ultimi dati del call center interno alla società, il 50% dei system builder nazionali ha già testato gli ultimi processori Phenom ed è pronto con un’offerta commerciale.
In quest’attività di costante aggiornamento, i distributori giocano un ruolo di primo piano, così come i Webinar (da subito lanciati da Amd in collaborazione con Arrow), i canali Web fortemente segmentati e il call center interno alla società, in verità più attivo sui grandi system builder locali (che pesano per il 60% sulla vendita dei componenti di Amd) che non sulle microaziende.
A supporto del business di tutta la categoria Oem ci sono, naturalmente, i continui rinnovi tecnologici del vendor, che proprio di recente ha annunciato la disponibilità di due nuovi processori dual core basati su tecnologia a 45 nm e indirizzati all’ambito desktop, accanto alla prima Cpu a sei core per i sistemi server.
Per quanto riguarda i primi, spicca soprattutto l’Athlon II X2 200, un processore che rappresenta un punto di svolta, tanto da rappresentare la seconda generazione dell’Athlon64, storico best seller di Amd attualmente in phase out.
«La nuova Cpu – sottolinea Arduini – è figlia dei concetti tecnologici alla base del Phenom, di cui non rappresenta un semplice prodotto ridimensionato».
Il salto generazionale è testimoniato dalle caratteristiche prestazionali. Rispetto all’Athlon X2, l’Athlon II X2 garantisce, infatti, una frequenza di HyperTransport e un core speed più elevati, limita i consumi a 65 Watt, mette a disposizione 2 Mb di total cache e offre il supporto al socket Am3 (oltre all’Am2+) e alla tecnologia Amd PowerNow! 3.0, il tutto a un prezzo retail è di 90$.
Il nuovo Phenom II X2 500, indirizzato al mondo dei gamer, offre, invece, a tutti gli appassionati la possibilità di scatenare il pieno potenziale della piattaforma Dragon, ottimizzandone le prestazioni a prezzi più accessibili. La versione Be del processore ne permette l’overclocking da parte dell’utente, in grado di sfruttare a pieno le nuove caratteristiche dell’OverDrive 3.0. Il prezzo retail della Cpu è di 105/110$.
Accanto alle novità desktop, Amd ha, infine, rilasciato la prima Cpu a sei core disponibile sul mercato, studiata per sistemi server a due, quattro e otto socket. Facendo leva sull’infrastruttura di piattaforma esistente e sull’architettura di memoria Ddr-2, gli Opteron a sei core (nome in codice Istanbul) garantiscono una piena retrocompatibilità (nei piani di Amd, il salto architetturale alle Ddr-3 si compirà, infatti, solo nel 2010) e sono stati ideati per soddisfare i secondary workload delle aziende. La Cpu è, infatti, in grado di parallelizzare le attività di virtualizzazione, calcolo Hpc e dei database, facendo beneficiare i rispettivi carichi di un incremento fino al 60% dell’ampiezza di banda di memoria Stream disponibile.