Risposta Hitachi Data Instance Manager per dire addio a strumenti legacy per disaster recovery, versioning e archiviazione non integrati tra di loro.
Tracciare e ottimizzare specifiche istanze dei dati durante il loro intero ciclo di vita per trasformare il modo in cui le organizzazioni proteggono e gestiscono le proprie informazioni.
A seguito dell’acquisizione della società Cofio, avvenuta lo scorso settembre, si basa sul nuovo Hitachi Data Instance Manager l’approccio integrato alla gestione delle istanze di dati messo a punto da Hds per sviluppare una strategia completa di protezione delle informazioni ottemperando a standard normativi e di compliance.
Un approccio olistico condotto mediante una serie di miglioramenti utili a fornire nuove funzionalità integrate di protezione dei dati all’interno dell’intero portafoglio del vendor, che ha già palesato l’intenzione di lavorare in questa prospettiva ancora per tutto il 2013.
La promessa è una riduzione dei costi e una maggiore efficacia nella protezione delle informazioni in grado di adattarsi ad applicazioni e casi d’uso specifici del business di ogni cliente per traguardare l’obiettivo Hds di creare un portafoglio completo, che possa unificare backup, archiviazione e le tecnologie di replicazione basate su piattaforma di storage, all’interno dell’attuale scenario dei big data.
Attesi, in corso d’anno, nuove funzionalità di protezione dei dati e l’integrazione di Hitachi Data Instance Manager con Hitachi Content Platform per un’analisi dei dati più efficace e una migliore archiviazione, ricerca e recupero degli stessi così da ridurre le finestre di backup, soddisfare i livelli di servizio e ripristinare in modo efficiente i dati in un’ampia varietà di ambienti cloud e virtuali.
Così facendo, Hitachi Data Instance Manager controlla e gestisce tutte le istanze di dati per file, Sql ed Exchange in ambienti Microsoft e Linux, offrendo una protezione end-to-end per clienti di medie dimensioni e dipartimenti di grandi aziende prevedendo per il prossimo futuro la disponibilità di un supporto ancora più profondo con le proprie soluzioni di replicazione di classe enterprise.
Anche perché, come sottolineato da Idc: “Il problema delle copie dei dati esiste in tutti i datacenter e rappresenta oltre il 60% dello storage su disco aziendale”.
Porvi rimedio non è più un’opzione.
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