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Da HPE le infrastrutture e i servizi che abilitano l’AI

Per l’AI servono sistemi potenti, sicuri e che consumino meno. HPE mostra novità e successi, con un focus sull’Italia

Porte aperte all’intelligenza artificiale, attenzione agli aspetti energetici e di sostenibilità con l’estensione del raffreddamento a liquido anche alle fasce più entry dei server, primati in ambito supercalcolo, evoluzioni di Greenlake e coinvolgimento dei partner negli sviluppi del mercato AI. Sono tante le novità di HPE che Claudio Bassoli, country manager per l’Italia, ha voluto comunicare in un recente incontro con la stampa, declinando sul mercato italiano gli annunci fatti dal vendor a fine novembre a Barcellona, in occasione dell’evento HPE Discover al quale la redazione di 01net ha partecipato direttamente.

Ma il recente incontro milanese è stato occasione proprio per ribadire e riassumere i punti salienti emersi dalle tante sessioni che hanno caratterizzato l’evento europeo, con un focus particolare sui temi dell’intelligenza artificiale, cloud, infrastrutture IT personalizzate e sostenibilità. Tecnologie potenti e servizi evoluti in grado di sostenere l’accelerazione dei processi di digitalizzazione ormai in atto nelle aziende.

L’intelligenza artificiale è di casa in HPE

Sono già oltre otto anni che HPE sta investendo sull’intelligenza artificiale, e i progressi ormai si stanno sempre più concretizzando in soluzioni che ne supportano l’utilizzo in azienda – commenta Bassoli –. Su questo, HPE ha sviluppato nel tempo infrastrutture evolute in grado di supportare applicazioni di AI generativa e machine learning, rispondendo alla conseguente crescente domanda di potenza computazionale. Un impegno che si traduce in soluzioni scalabili, in grado di adattarsi a diversi contesti aziendali. Come il caso di Eni in Italia, che utilizza le nostre infrastrutture per gestire in maniera efficiente applicazioni complesse”.

Claudio Bassoli, amministratore delegato di HPE Italia

Ma a questo si aggiunge anche il potenziamento dell’offerta che integra l’uso dell’intelligenza artificiale che deriva dalle nuove collaborazioni strategiche con Nvidia e, soprattutto, con Deloitte, quest’ultima volta a integrare l’AI nei processi aziendali, una partnership che punta a combinare capacità tecnologiche e competenze operative da rendere disponibili al mercato, con l’obiettivo di semplificare l’adozione di soluzioni di intelligenza artificiale da parte delle aziende.

Un ecosistema ibrido con HPE GreenLake

Il cloud sarà sempre più ibrido, e HPE ribadisce la sua visione futura su questo tema, che sarà sempre più fondata sull’equilibrio tra cloud pubblico, ambienti on-premise e soluzioni ibride. La piattaforma GreenLake, basata su un modello as a service è alla base della strategia del vendor, che punta sempre di più a renderla capace di essere flessibile e personalizzabile.

Tra le altre novità ricordate, spicca Alletra MP 10000, una nuova soluzione di storage capace di adattarsi alle diverse esigenze delle aziende, garantendo performance elevate sia in ambienti tradizionali sia in applicazioni cloud native. Oltre a questo, particolare attenzione è stata data alle soluzioni specifiche per la sovranità dei dati, pensate appositamente per il mercato europeo, che deve rispettare normative come il GDPR e il Digital Markets Act, con tecnologie che assicurano sicurezza e conformità, rispondendo soprattutto alle esigenze di quei settori che sono altamente regolamentati come il Finance e la Sanità.

All’incontro sono stati ricordati anche i nuovi strumenti per la gestione del cloud, come Morpheus,  la piattaforma acquisita lo scorso anno, collegabile a GreenLake, che facilita i team DevOps la creazione e la gestione di macchine virtuali, container e database su diversi tipi di ambienti, per offrire soluzioni cloud ibride che facilitano la gestione delle applicazioni e il controllo dei costi del cloud soprattutto in ambienti multi-cloud.

Supercalcolo e intelligenza artificiale. HPE ai primi posti

HPE ha riaffermato la sua posizione di leader nel settore del supercalcolo, presentando i tre supercomputer più potenti al mondo: El Capitan, Frontier e Aurora.Si tratta di sistemi capaci di superare i 2 exaFlops di potenza computazionale – sottolinea Bassoli –. Un vero e proprio salto generazionale nella capacità di elaborazione dati che possono essere impiegati con successo in ambiti come la simulazione scientifica, l’analisi dei big data e lo sviluppo di nuovi modelli di intelligenza artificiale. Il contributo europeo su questo tema è importante, con l’Italia che si distingue con due supercalcolatori che sono presenti nella top 10 mondiale: HPC5 di Eni, che risulta essere il più potente supercomputer privato al mondo, e Leonardo di Cineca”.

Sicurezza, efficienza energetica e sostenibilità nei focus di HPE

Non può essere trascurato il tema della sicurezza IT, che con l’aumento esponenziale degli attacchi e, soprattutto della loro riuscita, ha portato HPE ad acquisire, nel 2021, Zerto, che oggi propone come soluzione per proteggere i dati e ripristinarli rapidamente in caso di guasti o attacchi.

Una soluzione, sempre integrata in GreenLake, da utilizzare in ambienti ibridi, che crea una replica in tempo reale per minimizzare le perdite e ridurre i tempi di inattività. I tempi di recupero sono compresi tra 45 secondi e tre minuti, il che colloca Zerto come soluzione ideale per garantire la continuità operativa in settori critici come sanità e servizi pubblici.

Sul fronte dell’efficienza energetica, HPE ha enfatizzato i propri risultati sull’impiego delle tecnologie di raffreddamento a liquido, che consentono di ridurre il consumo energetico del 37% e l’ingombro fisico del 50%. E con i nuovi server Gen 11 e Gen 12 il vendor segna un ulteriore passo in avanti in termini di sostenibilità, con una riduzione del 90% del consumo energetico rispetto ai modelli di qualche anno fa.

I traguardi della filiale italiana di HPE

E Bassoli tiene a rimarcare i successi che la filiale italiana di HPE sta riportando in ambito innovazione e intelligenza artificiale, che le hanno permesso di ricevere importanti riconoscimenti, come il secondo premio a livello EMEA per progetti di intelligenza artificiale avanzati.

In particolar modo è stato apprezzato il progetto di intelligenza artificiale sviluppato in collaborazione con ENEA, basato su tecnologia AMD. Ma ormai l’AI è parte integrante anche delle attività che HPE stessa utilizza, sia per ottimizzare i propri processi interni, sia per sviluppare soluzioni per i clienti, come la manutenzione predittiva dei server, che consente di prevenire guasti e migliorare l’efficienza operativa, risultato di un lavoro che ha visto uno sforzo di sei anni di sviluppo nel software AI interno, che oggi permette di offrire questo tipo di servizi utilizzando i dati direttamente dove vengono generati.

Infrastrutture e formazione. Le basi per lo sviluppo di un mercato basato sull’AI

Se l’intelligenza artificiale può essere davvero il motore per lo sviluppo futuro del mercato, è però necessario che questo motore posa fare affidamento sulla disponibilità di infrastrutture adeguate, software avanzati e dati di alta qualità. Per questo sta investendo in maniera particolare sulla formazione, sia interna sia dell’ecosistema dei propri partner, organizzando corsi specifici per colmare le lacune di competenze tecniche in aree ancora poco sviluppate, un impegno che si allinea al quadro normativo europeo definito dall’AI Act, che stabilisce linee guida avanzate per la gestione della privacy e la regolamentazione delle tecnologie AI.

Impegno che è segno di quanto HPE sia profondamente radicata nel territorio italiano, dove nei suoi oltre cinquant’anni di attività ha avuto un ruolo crescente nella trasformazione digitale di tante realtà, sia nel pubblico che nel privato. E in questa presenza un ruolo importante continua ad averlo il canale dei propri partner, che vengono sempre più coinvolti attraverso iniziative volte a valorizzare system integrator, startup e partner tecnologici.

A loro supporto il vendor sottolinea le iniziative definite dal programma HPE Vantage, che offre supporto tecnico e finanziamenti specifici  per lo sviluppo di flussi di lavoro e soluzioni personalizzate, con un’attenzione particolare, rispetto alle versioni precedenti, sui temi dell’integrazione di servizi e dell’espansione dell’ecosistema tecnologico. Esteso anche il portfolio dei servizi basati su GreenLake, attraverso la quale i partner possono sviluppare soluzioni personalizzate e scalabili, sulle esigenze specifiche espresse dai loro clienti.

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