La reazione degli utenti ha consigliato il costruttore una revisione del modello di pricing, che ora presenta minori vincoli.
26 marzo 2003 Drastica correzione di rotta nella politica dei prezzi per Oracle, che riconfigura l’intero modello di pricing della suite di applicazioni per e-business. Innanzitutto viene eliminata la soglia minima dei 250mila dollari di spesa imposta fino a lunedì scorso; viene inoltre abbassata dal 20% al 10% la percentuale di dipendenti per i quali le aziende devono acquistare la licenza per essere autorizzati ad usare il software. Secondo Jacqueline Woods, vice presidente di Oracle, la suite sarà adesso alla portata delle piccole e medie imprese. E-Business Suite 2003, tuttavia, perde qualche applicazione che diventa opzione a pagamento: si tratta di applicazioni ‘self service’ come Self Service Hr.
Jacqueline Woods sostiene fra l’altro: «Abbiamo risposto alle richieste della clientela, consolidando la suite nel nucleo dei prodotti realmente basilari per l’Erp e il Crm; le funzionalità più specialistiche, come quelle offerte da iSupplier Portal, possono essere acquistate separatamente».
I commenti degli analisti a questa mossa sono in genere favorevoli: Albert Pang di Idc sostiene che Oracle sarà adesso in grado di raggiungere una nuova fascia di clientela.
Il cambiamento dello schema di pricing dovrebbe inoltre riportare Oracle in corsa con PeopleSoft, che ultimamente stava guadagnando i favori della clientela.
Tutte le informazioni sul sito di Oracle alla pagina http://www.oracle.com/corporate/pricing.