La versione 6.5 del sistema operativo verrà ufficialmente lanciata in Italia fra settembre e ottobre. Forte attenzione sul lato dello sviluppo di applicazioni. I dati di diffusione in Italia: Symbian oltre il 72%.
Addio a Windows Mobile, benvenuto Windows Phone. Microsoft cambia il nome alla piattaforma per smartphone che verrà ufficialmente presentata in Italia fra fine settembre e inizio ottobre. In quell’occasione verranno tolti i veli a tutti i terminali che monteranno la nuova release del sistema operativo.
“Ci stiamo preparando a una nuova fase – ha spiegato Fabio Falzea direttore della divisione Mobile Communication Business di Microsoft – dove le pure caratteristiche tecniche dello smartphone lasceranno il posto all’esperienza d’uso“. “Lo smartphone è un oggetto molto intimo – ha spiegato il manager -. E l’esperienza d’uso deve essere calata nella realtà personale, ragion per cui il lavoro degli sviluppatori locali è fondamentale“.
In altre parole, per gli utenti italiani è molto più importante avere un’applicazioni con gli orari della metropolitana milanese o romana, piuttosto che un’altra mirabolante sulla “tube” di New York.
Da qui, l’idea di organizzare con 300 sviluppatori e appassionati di tecnologia il Mobile Developer Day 2009: una full immersion sulle novità di Windows Mobile 6.5, sulle tecniche di sviluppo applicativo e sul nuovo Windows Marketplace attraverso il quale gli sviluppatori potranno realizzare e vendere applicazioni per gli smartphone (il meccanismo è di revenue share, con il 70% allo sviluppatore).
“Il Marketplace – precisa Falzea – sarà uno dei tanti modi per comprare applicazioni per Windows Mobile, non sarà l’unico“. Sarà il singolo sviluppatore a stabilire il prezzo delle applicazioni e le modalità di licensing. Sono esclusi da questo modello gli studenti che potranno caricare le applicazioni sul Marketplace gratuitamente.
Obiettivo? Espandere ancora di più una piattaforma, quella di Windows Mobile, già presente in 55 nazioni, supportata da 160 operatori di telefonia e che vede già 18.000 applicazioni sviluppate, perlopiù in ambito business.
Nel nostro Paese, le aree di maggior interesse fra gli sviluppatori sono il Made in Italy (“moltissime aziende di fashion vogliono avere applicazioni di brand identity su Windows Mobile“, commenta Falzea), gli enti pubblici e i trasporti. In generale, comunque, le richieste più diffuse riguardano l’accesso ai documenti e ai dati (principalmente Sale Force Automation).
“A ben guardare – osserva Falzea – in questo momento non c’è un problema di incrocio fra domanda e offerta, quanto di “educazione” della domanda, perché spesso le aziende non sono perfettamente consapevoli di quanto si riesca a fare con gli smartphone“.
I dati di mercato in Italia
L’Italia per esempio è attualmente un mercato da circa 4 milioni di smartphone l’anno, su un totale di circa 22 milioni di telefoni cellulari. Un mercato quindi potenzialmente molto vasto e con tassi di crescita ben superiori alle due cifre (+32% in unità quest’anno secondo IDC).
Spulciando fra i dati di forniti da Canalys relativi al periodo aprile 08-marzo 09 su smartphone 3G, si vede che Symbian vale il 72,4% del mercato, Microsoft il 14,49%, Rim il 6,65% e Apple il 6,44%. Risibile la quota di Android (0,18%), che ovviamente sconta una giovanissima età.
In questo spaccato sorprende il dato relativo ad Apple, decisamente inferiore a quanto ci si potrebbe aspettare.