Giacomo Bruno sigla un accordo con Amazon. Ma dietro di lui altri si stanno muovendo verso il libro elettronico
Il 2010 sarà l’anno dell’ebook. Pare proprio di sì, o almeno, iniziano ad esserci le premesse perché anche gli editori italiani inizino ad avere un atteggiamento più favorevole verso il libro elettronico.
E la spinta sembra arrivare proprio dai piccoli editori. Secondo quanto racconta “Affari & finanza”, il dorso economico di Repubblica, Giacomo Bruno, pioniere dell’ebook, ha firmato un accordo direttamente con Amazon per pubblicare i suoi libri su Kindle, il lettore di libri elettronici prodotto dalla società di Jeff Bezos.
L’iniziativa di Bruno editore dovrebbe essere seguita da altre case editrici come Sperling & Kupfer, Dante Alighieri (editoria scolastica), Lupetti, Guerini & Associati, Libreria Strategica, Armenia, HI Performance, Miche Tribuzio Editore.
Un nugolo di piccole case editrici che hanno compreso le potenzialità del nuovo strumento che non a caso ha registrato un grande successo all’ultimo Ces di Las Vegas (la più grande fiera mondiale dell’elettronica di consumo) dove sono stati presentati nuovi modelli di libri elettronici.
L’interesse verso l’ebook è sostenuto anche dai numeri. Essendo un fenomeno abbastanza recente è ovvio che la crescita sia impetuosa, ma nonostante questo le cifre si fanno sempre più interessanti. Il fatturato mondiale dell’editoria digitale ha superato infatti i 110 milioni di dollari con un incremento del 105% rispetto all’anno precedente. In Italia il valore del mercato è al momento risibile visto che si parla dello 0,04% sul totale delle vendite mondiali, ma si tratta di cifre pre-Kindle e che fotografano una situazione dove l’offerta di libri elettronici è praticamente inesistente.
Adesso però la situazione sta cambiando. Vinte le loro ritrosie verso la tecnologia, gli editori si muovono accompagnati in questo passo anche da una libreria online come Deastore, specializzata in testi scientifici che entro giugno partirà con 250.000 titoli scaricabili in lingua straniera e diecimila in in italiano.