All’insegna dell’ambiente, del settore auto e della tecnologia led, si è chiusa venerdì scorso a Monaco la 23esima edizione di Electronica, la fiera del settore più importante d’Europa
Quattordici padiglioni, 72mila visitatori e 2800 espositori (il 58% dei quali provenienti da paesi stranieri) sono numeri che confermano la forza di un evento internazionale come Electronica 2008, la manifestazione biennale dell’elettronica che si è appena conclusa a Monaco di Baviera. L’aumento considerevole di visitatori provenienti dall’Europa dell’Est, Taiwan, Brasile, Sud Africa e Russia mostra come le forze di gravitazione industriale del settore si stiano lentamente spostando verso aree geografiche nuove, a scapito di paesi come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna o la Francia. In crescita, invece, è la presenza degli italiani, che conferma quanto l’evento tedesco sia un appuntamento ormai consueto per le aziende del nostro paese, un trampolino di lancio del “made in Italy” verso i mercati internazionali.
Elettronica e ambiente
Molti sono i temi che hanno dominato i quattro giorni della manifestazione: dall’elettronica per autoveicoli alle applicazioni elettromedicali, dalla micro-nano elettronica all’e-signage, dal wireless alla sensoristica. Ma quello che veramente ha caratterizzato la manifestazione tedesca è stato la Green electronics. Il campo delle tecnologie per incrementare l’efficienza energetica dei dispositivi elettronici, delle applicazioni a basso consumo elettrico e dei sistemi per la generazione sostenibile di energia, sono stati i veri protagonisti dell’evento bavarese.
Al tradizionale Forum dei Ceo, coordinato da Jürgen Gromer, ex-presidente di Tyco Electronics, dal titolo “Il contributo dell’industria dei semiconduttori alla salvaguardia del clima“, hanno partecipato i massimi dirigenti di aziende dei semiconduttori: Infineon Technologies, Freescale Semiconductor, STMicroelectronics, National Semiconductor e Osram Opto Semiconductors. Tutti si sono dichiarati d’accordo sul fatto che è possibile aumentare in maniera considerevole l’efficienza dei sistemi elettronici, avvalendosi di semiconduttori intelligenti. Un obiettivo che dominerà l’industria del settore nei prossimi anni e che garantirà un futuro economico stabile al comparto.
Il settore dell’automobile
Un intero padiglione e un convegno hanno affrontato il tema dell’incontro fra automobile ed elettronica. Parliamo di un giro d’affari che – stando a quanto comunicato dagli analisti di mercato di Strategy Analitycs – sarà superiore ai 22 miliardi di dollari entro il 2014. Che il trend di crescita costante si noti già da ora è dimostrato dai più di 1250 espositori coinvolti nelle applicazioni automobilistiche presenti in fiera (quasi metà del totale degli espositori).
Insomma, un settore da tenere d’occhio e che, a Monaco, ha mostrato solo in parte la sua forza. Una giornata dedicata all’automotive ha permesso di fare il punto su temi d’estrema attualità, con un piede nel futuro: dalle proposte di auto a bassissimo costo (Ultra low cost cars, dette anche I-Cars), ai veicoli a impatto ambientale pressoché nullo, fino ai veicoli ibridi. Il tutto visto attraverso il filtro delle applicazioni elettroniche più avanzate.
Piccolo è meglio
La fiera ha dedicato uno spazio assai vasto anche si soggetti tipici della ricerca elettronica. Parte importante è stata dedicata al classico settore della miniaturizzazione e della nanoelettronica, vera e propria forza di traino per un numero considerevole di settori industriali: dalla produzione di auto alle tecnologie biomediche, dal settore dell’automazione all’ingegneria ambientale. I numeri sono sempre importanti: secondo quanto confermato da una recente pubblicazione della VDE, l’associazione tedesca per l’elettrotecnica, i dati del 2007 segnalano una crescita su tutta la linea, con un totale di 255 miliardi di dollari per le vendite a livello mondiale di microcomponenti e sistemi elettronici. A seguito della fortissima domanda di componenti discreti, opto-semiconduttori e sensori, per il 2008 si attende una crescita di ben sette punti percentuali, circa 275 miliardi di dollari.
La fiera della luce
Electronica 2008 è stata anche la fiera della luce. Led, tecnologie d’illuminazione e display hanno dominato gran parte degli stand. Anche in questo caso, i dati parlano chiaro. Il 2007 è stato l’anno che ha segnato il giro di boa per quanto riguarda i sistemi di visualizzazione: il numero dei display a cristalli liquidi ha infatti superato – nella produzione complessiva – quello dei tradizionali sistemi a tubo catodico, con una tendenza che porterà entro il 2015 gli Lcd a una diffusione pari al 90%.
I comparti applicativi sono innumerevoli e vanno dai televisori a schermo piatto ai monitor per computer, dagli schermi dei cellulari a quelli dei lettori Mp3. Strettamente legati a questi dispositivi sono poi i sistemi di retroilluminazione di nuova generazione, basati principalmente su led tradizionali e ad alta luminosità. In questo settore, stando alle stime provenienti da iSuppli, il volume di mercato dei led tradizionali crescerà dai sei miliardi di dollari attuali ai 12,3 del 2012, mentre per il settore dei led ad alta emissione luminosa – gli HB-LED – i volumi raddoppieranno in tempi ancor più brevi, intorno al 2010.