Dalla grande azienda parte la spinta al digitale

L’osservatorio del Politecnico esamina il caso di Esprinet, distributore di prodotti informatci, una storia di successo per l’utilizzo della fattura elettronica

L’indagine della School of management del Politecnico di Milano riporta una
serie di case study riguardo l’utilizzo della fattura elettronica che riguardano
tutte aziende di importanti dimensioni. Questo però non significa che la
fattura, intesa come integrazione del ciclo
ordine-consegna-fatturazione-pagamento
, sua uno strumento solo per
aziende di certe dimensioni. L’utilizzo da parte della grande azienda del
processo di fatturazione si ripercuote infatti sulla filiera coinvolgendo anche
i piccoli fornitori o clienti che devono adeguarsi ai comportamenti della “capogruppo”.


Esprinet, per esempio, è un distributore di prodotti
informatici
protagonista, tra l’altro di una storia di successo in
Borsa. La società guidata da Alessandro Cattani è presente in Italia e Spagna,
ha circa quarantamila clienti fra i rivenditori di prodotti informatici e
cinquecento brand in portafoglio. La società raccoglie l’80% degli ordini
tramite il proprio portale che offre un grande numero di informazioni e servizi
sui prodotti a catalogo. Il cliente ha infatti la possibilità di consultare
schede prodotto dinamiche, di effettuare ordini in ogni momento, di verificare
il tracking delle spedizioni, e di avere accesso alle proprie bolle di trasporto
e fatture in formato pdf.


Alternativa all’utilizzo
dell’Extranet
, per alcuni grandi clienti, è lo scambio di flat file su
cartelle ftp. Con alcuni clienti, invece, lo scambio di ordini e fatture avviene
utilizzando file Xml. A monte Esprinet ha una connessione Edi con i principali
vendor tramite cui vengono scambiati gli ordini (pari al 30% dell’acquistato),
le fatture e le date di prevista consegna; inoltre il distributore invia ai
fornitori i dati di sell out e di inventory in modo da facilitare la
programmazione della produzione.
Dal gennaio di quest’anno la società ha
adottato la conservazione sostitutiva delle fatture tramite la
piattaforma di Italcable cui ha affiato l’intero processo in outsourcing; oltre
alle fatture del ciclo attivo vengono dematerializzati altri documenti come il
libro giornale, le scritture di magazzino e i partitari. Sempre con Italcable
dovrebbe partire a breve il progetto per la conservazione sostitutiva del ciclo
passivo.

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