Datacenter on demand in cerca di sicurezza

Per il progetto HyperCed, AlmavivA Tsf ha scelto di abbinare firewall, Ipsec Vpn e intrusion prevention con tecnologie di accelerazione e ottimizzazione della rete.

Avviato nel corso del 2009 con l’obiettivo di rivoluzionare e consolidare il posizionamento di AlmavivA Tsf sul mercato dei fornitori di servizi Ict avanzati, al progetto di data center on demand, denominato HyperCed, non poteva mancare l’aspetto di sicurezza. Una sicurezza che il fornitore di servizi informativi in outsourcing del Gruppo Ferrovie dello Stato, ha scelto di gestire implementando le appliance Vsx-1 9090 di Check Point Software Technologies.

In questo modo, all’interno della nuova infrastruttura It, il mix di risorse fisiche e virtuali al servizio delle necessità elaborative dei clienti e della stessa AlmavivA Tsf, sono protette da Provider-1 ed Eventia Reporter. Messe a punto da Check Point, si tratta, rispettivamente, di un sistema di gestione centralizzata, che virtualizzata fino a 250 console di gestione singole e indipendenti in un unico server, e di una soluzione che analizza tutte le informazioni generate dai sistemi di sicurezza presentandole in formato grafico.

In sostanza, con HyperCed, quello che Alberto Giaccone si propone di offrire ai clienti in qualità di data center network manager di AlmavivA Tsf, è una potenza operativa parametrata alle singole necessità, indipendente da risorse hardware specifiche, con una fruibilità dei servizi “a canone” a fronte di una tariffazione mensile flat e un’assegnazione flessibile, che consente alla propria azienda Ict di avere sempre a disposizione una potenza di gestione per nuovi clienti e nuovi progetti. Il tutto protetto da funzionalità di sicurezza complete che abbinano firewall, Ipsec Vpn e intrusion prevention con tecnologie di accelerazione e ottimizzazione della rete.

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