«De innovazione» a Roma

Al Forum dell’Innovazione Digitale si fa il punto sullo stato della tematica in Italia. Fra promozioni e bocciature, si intravedono spiragli positivi.

In occasione del secondo Innovation Forum, a Roma è stato presentato il rapporto “Il Sistema dell’Innovazione in Italia: Ict e Società dell’Informazione”, frutto dall’impegno del Forum dell’Innovazione Digitale, un programma di iniziative promosso da Idc Italia insieme ad aziende Ict italiane per sostenere lo sviluppo di programmi di innovazione basati sulle tecnologie.

Il rapporto presenta l’indice del Sistema dell’Innovazione delle Imprese Italiane (Isir) che intende essere un benchmark dell’innovazione nelle regioni italiane sulla base dei fattori di input e di output dell’innovazione stessa, dei fattori di sviluppo It e dei fattori del contesto macro-economico, mettendo in luce le criticità del sistema dell’innovazione in Italia e contestualizzando, in tal modo, la sua difficile posizione internazionale.

Nonostante per il periodo 2000-2005 l’indice rifletta un Sistema Paese con una scarsa capacità innovativa, segnato sempre dalla distanza tra regioni più avanzate e regioni arretrate, con rapporto inefficiente tra input ed output dell’innovazione, emergono tuttavia segnali di ripresa della crescita e delle esportazioni, sostenute dalle imprese che hanno saputo ristrutturarsi, internazionalizzarsi e giocare la carta dell’innovazione per recuperare competitività.

Secondo i dati presentati, un altro segnale positivo è dato dall’incremento degli attori dell’innovazione presenti sul territorio, impegnati a migliorare lo scambio ricerca-impresa per ottenere una maggiore produttività dell’innovazione.

L’indagine del Forum dell’Innovazione Digitale ha focalizzato l’attenzione anche sulle politiche di governo per l’innovazione, a cavallo tra due differenti legislature.
Il primo anno di attività del governo Prodi presenta un rilancio delle politiche per l’innovazione industriale, sulla base di una visione strategica coerente e di nuove forme di intervento.

Per quanto riguarda l’innovazione nella Pubblica amministrazione e nel sistema pubblico in genere, si nota invece una certa mancanza di efficacia delle azioni avviate, dovuta probabilmente anche alle necessità di riorganizzazione interna e al cambiamento delle priorità di governo.

Infine, il rapporto ha osservato in profondità le dinamiche di sviluppo di tre filiere nelle quali l’innovazione digitale rappresenta uno strumento indispensabile per il recupero di competitività: l’area della sanità elettronica, la domanda emergente di cultura e turismo digitale, l’innovazione tecnologica per il made in Italy.

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