C’è chi parla esplicitamente di crollo, ma per un mercato ancora molto contenuto come quello degli smartwatch qualsiasi fluttuazione nelle vendite diventa, in percentuale, un calo o un aumento rilevante. Fa comunque sensazione quel -51,6 percento anno su anno che secondo IDC il mercato ha registrato nel terzo trimestre di quest’anno: da 5,6 milioni di smartwatch venduti a 2,7 milioni.
C’entra, inevitabilmente, la dinamica delle vendite di Apple Watch: lo smartwatch Apple è il leader indiscusso del mercato e quello che succede a Cupertino influenza tutto il settore. E così IDC sottolinea che la flessione del mercato è legata anche al fatto che nel terzo trimestre 2015 c’era stato il primo vero boom di Apple Watch mentre lo stesso trimestre del 2016 non ha avuto lo stesso beneficio. Watch Series 2 è arrivato solo nelle sue ultime due settimane, troppo poco per farsi valere.
Ma IDC spiega anche che il mercato cala perché i principali produttori stanno cercando di capire meglio cosa fare. La focalizzazione fitness/salute sembra quella al momento premiante e non è un caso che l’unico produttore a crescere molto nel trimestre sia stato Garmin. Serve anche una maggiore indipendenza degli smartwatch dagli smartphone e proprio questo elemento ha favorito le vendite del Samsung Gear S2, che è peraltro un prodotto ormai datato e basato su una piattaforma – Android Wear – che la stessa Google ha messo virtualmente in pausa rimandando la versione 2.0.
Così Apple potrebbe mettere in archivio gli 1,1 milioni di Watch venduti nel trimestre – soprattutto prima serie – e puntare al “rimbalzo” di fine anno grazie alle funzioni del Watch 2 e al minor costo di Watch Series 1. Il tutto dall’alto di un confortante 41,3 percento del mercato (segue Garmin con il 20,5).