Decreto Crescita: le novità per imprese e startup innovative

Introdotto per la prima volta nel panorama legislativo italiano un quadro di riferimento organico, dalla definizione agli adempimenti amministrativi, per favorire la nascita e la crescita di nuove imprese innovative.

Infrastrutture e
servizi digitali, nascita e sviluppo di startup innovative, strumenti fiscali per agevolare la realizzazione di grandi opere con capitali
privati, attrazione degli
investimenti esteri in
Italia, interventi di liberalizzazione in particolare in
campo assicurativo.

Sono le nuove norme  approvate dal Consiglio dei Ministri il 4 ottobre e ora convertite in
legge dal Parlamento che puntano, in modo ambizioso, a fare del nostro Paese un luogo dove l’innovazione
rappresenti
un fattore strutturale di crescita sostenibile e di
rafforzamento della competitivià delle imprese.

Innanzitutto è stata introdotta per la prima volta,
nell’ordinamento italiano la definizione di start up innovativa
e le relative
agevolazioni fiscali e semplificazioni In base al testo approvato, con startup si intende una
società di capitali
che opera principalmente in Italia, non quotatain Borsa, detenute e controllate almeno al 51% da
persone fisiche
.

La start up deve avere inoltre meno di
quattro anni di attività, registrare un valore della produzione
inferiore ai 5 milioni di euro
e deve avere come oggetto sociale prevalente lo sviluppo di prodotti innovativi. Deve inoltre avere almeno
uno di questi requisiti: destinare almeno il 20%delle spese in ricerca e
sviluppo; impiegare almeno per un terzo della forza lavoro costituita da ricercatori, dottori
o dottorandi,  essere titolare o licenziataria di un brevetto
. Essere una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa che
non distribuisce utili.

Inoltre, la start up ha l’obbligo di iscrizione in sezione speciale del registro delle
imprese
.

Diverse le agevolazioni
per l’assunzione dei lavoratori
, che potranno essere remunerati parte con uno stipendio fisso e parte con stock option;
previsti sconti fiscali Irpef e l’assenza di spese per l’iscrizione al
registro delle imprese
. Per i primi
quattro anni di vita le startup sono escluse dall’applicazione delle procedure
fallimentari
.

Le startup
innovative potranno poi avvalersi di un
bonus fiscale consiste
in una riduzione del 35% del costo del lavoro (per l’assunzione
a tempo indeterminato di personale altamente qualificato
) e
riconosciuto sotto forma di bonus spendibile in credito d’imposta, con un
limite massimo di 200.000 euro annui, concesso in via prioritaria rispetto alle
altre imprese.

Sul fronte del credito, per le piccole e medie
imprese sono previste misure per il rafforzamento patrimoniale dei
confidi
al fine di poter continuare a svolgere il ruolo di sostegno
all’accesso al credito

Sono quindi state stabilite misure per rendere più facilmente
applicabile il nuovo regime a supporto dell’accesso al mercato dei capitali da
parte di società non quotate, regime introdotto dal primo decreto crescita.

Infine, attraverso l’uso della posta elettronica
certificata
e di tecnologie online, le comunicazioni dei momenti essenziali
della procedura fallimentare avverranno per via telematica.

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