Passo avanti importante nella strada per lo sviluppo delle reti 5G in Italia: il Decreto semplificazioni prevede infatti che i sindaci non potranno più opporsi alla installazione di antenne.
Il testo recita testualmente:
«I sindaci non potranno introdurre limitazioni alla localizzazione sul proprio territorio di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche di qualunque tipologia e non potranno fissare limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici diversi rispetto a quelli stabiliti dallo Stato.»
Si tratta di una novità importante e fondamentale per il processo di digitalizzazione del paese, da troppo tempo agli ultimi posti in Europa per connettività.
Negli scorsi mesi aveva preso corpo l’iniziativa Alleanza italiana stop 5G e, complici le assurde fake news che legavano la diffusione del contagio coronavirus al 5G, molti sindaci si erano dichiarati contrari alla installazione delle antenne radio di nuova generazione.
Queste Decreto giunge quindi opportuno, e sperabilmente permetterà un rapido utilizzo dei fondi derivanti dal Recovery Fund e non solo.
Ci sono novità anche per la posa delle linee in fibra ottica: per agevolare il posizionamento della fibra il decreto estende l’utilizzo della cosiddetta “microtrincea”, una tecnica di scavo a basso impatto ambientale che non richiede poi l’effettuazione del ripristino del manto stradale.
In questo modo si riducono i tempi dei lavori, considerando che lo scavo tradizionale richiede in media 6 mesi per il ripristino mentre la microtrincea sono necessari soltanto 45 giorni.