Si chiama Francesco Mancuso e, in qualità di Emea general manager, dalla sede di Milano, è stato chiamato a gestire il brand e le politiche commerciali che coinvolgeranno anche Grecia, Turchia, Spagna, Portogallo e Germania.
In procinto di compiere il suo primo anno di attività sul territorio italiano Defenx, produttore di software con headquarter a Manno, in Svizzera, ha detto addio a Giuseppe Buccella per dare il benvenuto a Francesco Mancuso (nella foto).
Ma il nuovo Emea general manager non è la sola news che il produttore di software per la sicurezza informatica vuole dare di sé, visto che, proprio l’Italia «anche grazie alla sua vicinanza logistica con il lago di Lugano» sembra destinata a diventare la capofila per la gestione del brand Defenx in area Emea o, ancora più precisamente, in Grecia, Turchia, Spagna, Portogallo e Germania «dove abbiamo già rintracciato una serie di persone di rappresentanza che verranno gestite direttamente dalla nuova sede di Milano» puntualizza Mancuso.
“Italiane – stando a quanto riportato in un annuncio ufficiale – saranno anche le nuove strategie commerciali, distributive e di supporto, che andranno a integrarsi in un piano di rinnovo non solo del brand ma del concetto stesso di vendita e assistenza delle piattaforme antivirus anche per il mondo mobile proposte“.
Bisognerà vedere come, considerato che meno di sei mesi fa, supportato dal sales manager della capogruppo svizzera Angelo Monti, il già citato ex direttore commerciale di Defenx assicurava la volontà di “sfruttare le conoscenze di BlueH Technology (distributore di cui Buccella era allora Ceo e che di suo, per Defenx, ci aveva messo la sede romana di Frascati – ndr) proponendoci a system integrator, Var e distributori Ict con soluzioni di networking security multi licenza destinate al mercato corporate logicamente differenti da quelle proposte presso gli scaffali di Gdo e Gds“, sui quali Defenx aveva scelto di indirizzare “per questioni di brand awareness” il proprio antivirus anche in modalità bundle.
Una politica «del diffondere il più possibile e a chiunque» che, evidentemente, non ha pagato.
Tanto che la scelta di Mancuso è stata di dire addio alla già citata realtà romana per siglare nuove partnership con Adder di Torino, Brevi di Bergamo e una serie di subdistributori regionali.
«Con Asbis e Tech Data ci siamo, invece, assicurati una presenza paneuropea» ci conferma il manager in procinto di siglare un altro accordo con un distributore di parimenti dimensioni, mentre lato Gd, i nomi già spendibili sono quelli di Darty e Bennet.