L’anno appena concluso è stato drammaticamente segnato dall’emergenza coronavirus, e nel 2021 Dell Technologies prevede una forte affermazione di tecnologie come l’edge computing e il 5G.
A parlarne è John Roese, Global Chief Technology Officer della società americana. Il manager ha prima di tutto ricordato i tre difficili trimestri appena trascorsi, durante i quali Dell ha dimostrato di essere resiliente e in grado di soddisfare le esigenze dei propri clienti – attuali e future.
Il mercato ha premiato senza dubbio Dell che nel terzo quarto ha fatto segnare un reddito operativo aziendale di un miliardo di dollari, grazie alla crescita a due cifre della maggior parte delle linee di notebook e sistemi gaming.
Roese ha ricordato che il rapporto diretto con i propri clienti implica anche (e soprattutto) agevolarne la crescita, grazie a una serie di tecnologie indicate da Dell come trainanti nel 2021: multi cloud, cybersecurity, edge computing e 5G.
Il multi cloud è – secondo il manager – la strategia cloud che offre le migliori prospettive nel medio-lungo periodo. Anche le organizzazioni che oggi si appoggiano ad un cloud pubblico si troveranno a migrare verso il multi cloud. La cybersecurity è senza dubbio trasversale a qualsiasi mercato e tecnologia, e mai come ora è determinante per la business continuity investire su questo fronte.
In riferimento all’edge computing, Roese ritiene che l’architettura evolverà in due strade distinte: le piattaforme Edge, intese come pool di risorse condivise, e i workload Edge. Le soluzioni SaaS edge diverranno workload software-defined e dipenderanno da piattaforme edge condivise.
Il 5G giocherà un ruolo chiave nell’evoluzione degli ambienti IT, e secondo Dell il 2021 sarà finalmente l’anno della definitiva affermazione.
Infatti i casi d’uso in ambito enterprise domineranno la scena, una novità per le tecnologie di reti mobile, da sempre appannaggio delle telco.
L’architettura 5G sarà sempre più aperta, software centric, standardizzata e legata al cloud. Non a caso, quindi, Roese prevede che grandi società operanti nel cloud entreranno con decisione nel mercato 5G con le proprie tecnologie abilitanti.
Infine, secondo il manager di Dell il 2021 non sarà ancora quello giusto per il quantum computing.
Roese non sminuisce affatto l’importanza a lungo termine del calcolo quantistico, tuttavia ritiene che una sua concreta diffusione sia ancora lontana molti anni.
Il quantum computing non dovrebbe in ogni caso essere percepito come il successore dei tradizionali elaboratori, semmai come un’importante aggiunta, destinata a risolvere una specifica gamma di problemi. Per questo, conclude il Cto di Dell, è fin d’ora possibile per gli sviluppatori iniziare ad apprendere le nozioni necessarie per il quantum programming.