Dell: ci sono 4mila datacenter là fuori

È la stima che fa Antonio Apollonio delle realtà italiane con oltre 200 dipendenti. Che hanno bisogno di virtualizzazione e It Service management.

Il portafoglio d’offerta Dell che si rivolge esplicitamente al datacenter include componenti server, storage, networking e servizi ed è modulato in funzione delle esigenze e delle dimensioni delle aziende clienti. Da piccole e medie realtà sino ai grandi datacenter di telco, istituti finanziari.
Con questa sintesi in mano, Antonio Apollonio, Services Executive di Dell Italia sostiene che «attraverso i differenti canali di vendita, diretta o indiretta, Dell è in grado di soddisfare le esigenze di qualunque realtà italiana che, a nostro avviso, si traduce in circa 4.000 aziende con più di 200 dipendenti».

Chi sono i detentori dei datacenter a cui vi rivolgete?

Le aziende private e la pubblica amministrazione, oltre ai grandi operatori di servizi: telco e aziende Web 2.0.

E quali competenze professionali devono avere le aziende nel datacenter per fare private cloud?

In caso di private cloud si devono affiancare alle tradizionali competenze in ambito virtualizzazione e storage anche conoscenza e sensibilità di It Service Management: offrire servizi nella nuvola non significa mettere a disposizione tecnologia, ma portare reale valore all’utente finale.

Qual é la tecnologia o la soluzione in cui il responsabile del datacenter deve pensare a investire nel breve periodo?

Indubbiamente la spinta verso la virtualizzazione rappresenta un passo fondamentale ed indispensabile per avviare soluzioni in ambito cloud privato.

Si può abbinare al datacenter una misurazione di Roi?

Sì, indubbiamente ogni investimento in tecnologia dovrebbe sempre essere valutato in termini di capacità di portare valore al business sotto forma quindidi vantaggio competitivo o di riduzione dei costi.

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