La società alza le previsioni di bilancio, continua la sua strategia di aggressione del mercato, ma smentisce le voci su un’acquisizione nell’area stampanti.
15 luglio 2002 Nel mese di maggio, il chief operating officer Kevin Rollins aveva annunciato per il secondo trimestre di Dell un fatturato di 8,2 miliardi di dollari, in crescita del 9% rispetto al pari periodo dell’anno precedente, e utili pari a 18 cent ad azione. Oggi l’azienda alza di nuovo il tiro e si aspetta un fatturato di 8,3 miliardi e un utile di 19 cent ad azione.
Questo in un trimestre tutto giocato non tanto sulla conquista di nuovi spazi, quanto sull’erosione di quote di mercato alla concorrenza. L’azienda ha perso il primo posto nella classifica dei produttori statunitensi di pc nel mese di maggio, dopo la fusione tra Hp e Compaq, ma continua a muoversi in modo estremamente aggressivo, sia dal punto di vista dei prezzi, sia dal punto di vista dell’organizzazione produttiva. Secondo gli analisti, la società ha magazzini di 3, massimo 5 giorni, e in un mercato in cui i costi della componentistica sono in continuo declino tutto ciò non può che tradursi in un risparmio, che Dell riesce ancora a ribaltare sui propri clienti.
Da parte sua, l’azienda in questo momento si preoccupa di gettare acqua sul fuoco delle speculazioni, che, come qualche mese fa, ancora una volta la vedrebbero pronta a una grossa acquisizione nell’area delle stampanti, con il solito nome Lexmark a far capolino.
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