Il Sistema Informativo Frontiere in dotazione alla Polizia italiana presto installato in tutti i punti di frontiera. Integrato con il database del Ministero dell’interno.
Tra le novità tecnologiche in dotazione alla Polizia italiana c’è anche il Sif – Sistema Informativo Frontiere, commissionato dal Ministero dell’Interno a Csc.
Si tratta di un sistema di riconoscimento biometrico e di controllo dei documenti nelle frontiere italiane ormai a regime nei principali porti e aeroporti della penisola, tra cui Fiumicino e Malpensa.
La soluzione permette di verificare con sicurezza l’autenticità dei documenti e la titolarità dei portatori e se questi possano circolare in Italia.
Ora è pronta per essere distribuita in tutti i punti di frontiera.
Come funziona
Attraverso uno scanner ottico di piccole dimensioni che utilizza raggi infrarossi, ultravioletti e luce visibile, collegato a un pc, il Sif permette all’operatore di confrontare i componenti di sicurezza invisibili a occhio nudo presenti sul passaporto elettronico ed ordinario, sul permesso di soggiorno o sui visti Schengen con i corrispondenti dati e codici presenti sul sistema informativo centrale della polizia delle frontiere e della polizia scientifica.
Nel caso del nuovo passaporto elettronico il Sif è in grado di estrarre l’immagine del volto sia dal chip che dalla parte cartacea del documento, proponendo all’operatore una finestra da dove è poi possibile effettuare un controllo visivo. La nuova funzionalità ha già consentito di identificare un certo numero di sostituzioni di persona.
In presenza di un permesso di soggiorno, viene effettuata una verifica di identità del portatore anche attraverso un dispositivo di controllo biometrico certificato dall’Fbi.
L’informazione biometrica contenuta nel chip è poi confrontata con quella acquisita dal lettore al passaggio del viaggiatore in frontiera.
Mediante un collegamento con i database del Ministero dell’Interno, l’operatore è informato immediatamente sul fatto che il possessore del documento possa circolare liberamente in Italia e negli altri paesi dell’area Schengen e se ha o ha avuto pendenze con la giustizia.