Un sondaggio tra le aziende partecipanti all’European Supply Chain and Rfid Congress rileva che nel prossimo anno e mezzo due terzi degli interpellati avvieranno progetti pilota o applicazioni vere e proprie.
Secondo una ricerca condotta tra i partecipanti all’European Supply Chain and
Rfid Congress, che si è tenuto ad Amsterdam il 6 e 7 aprile 2006, e
commissionata da BEA Systems, leader mondiale nel software di infrastruttura
applicativa, saranno molte le imprese europee che implementeranno soluzioni Rfid
nel corso dei prossimi 18 mesi.
Due terzi delle aziende interpellate
hanno infatti intenzione di avviare progetti pilota o vere e proprie
applicazioni nel corso di questo arco di tempo. Gli intervistati hanno
dichiarato che “permettere ai responsabili di prendere decisioni
migliori”, “avere dati più precisi” e “gestire in modo
efficiente l’inventario” sono i benefici principali che si aspettano
dall’Rfid.
La ricerca evidenzia tuttavia la forte incertezza che regna
ancora sul mercato. L’8% delle aziende considera l’Rfid un’innovazione per il
business ma non sa come o dove iniziare il processo di implementazione. Inoltre,
il 73% ha dichiarato che l’Rfid è semplicemente l’utilizzo di “tag e
reader”.
Il 60% considera l’asset tracking come un’area che potrà produrre i
maggiori benefici grazie all’adozione di soluzioni Rfid, seguita dal 33% di
ePedigree (per proteggere la supply chain).
La gestione dei resi, la
conformità alle richieste e la lotta alla contraffazione sono considerati esempi
importanti di come potrà essere usata la tecnologia Rfid. “Questa ricerca
dimostra che la tecnologia Rfid sta diventando una priorità”, ha dichiarato Ian
Broughton, Marketing & Business Development Manager, EMEA, BEA Systems.
“Per essere più competitivi in ambito Rfid, gli utenti hanno bisogno di
infrastrutture software che rendano possibile lo sviluppo, l’implementazione e,
infine, la trasformzione dei dati raccolti in informazioni utili”.
www.rfiditalia.com