Da10 anni in Italia, Jd Edwards fa un bilancio della sua presenza diretta nel Bel Paese e annuncia con orgoglio nuovi ambiziosi obiettivi.
Jd Edwards festeggia il decennale della sua presenza diretta in Italia. Jd Edwards Italia, nata nel 1991, è oggi una realtà piuttosto consolidata. Due sedi, una a Roma e una a Milano, che seguono oltre 300 clienti. Ventuno nuovi clienti, con referenze del calibro di Natuzzi e Buffetti, relativi a progetti avviati nel corso dei primi mesi del 2001. La grande forza della società, tuttavia, sembra legata al supporto dei 28 partner sviluppatori, esperti di specifici mercati verticali. La software house di Denver (Colorado) ha fatto dell’impegno nella verticalizzazione delle soluzioni proprietarie per i settori farmaceutico, automobilistico, tessile e altri la sua carta vincente. Siccome non si può vivere di rendita, però, ora i suoi vertici si guardano intorno. “Noi eravamo noti come produttori di Erp, ovvero di soluzioni gestionali costruite intorno alle aziende – ha tenuto a precisare il country manager Piero Iannarelli – ma oggi tutti hanno compreso la necessità di sottoporre a revisione le strategie aziendali. Occorre mettere al centro di tutte le azioni il cliente e anche l’Erp è evoluto verso quello che noi definiamo Erp II”. Si tratta di una soluzione che elimina, di fatto, il confine tra applicazioni di back e front end, combinando razionalizzazione delle risorse aziendali con una forte attenzione a clienti e partner commerciali. Jd Edwards punta molto su questo approccio integrato, che prevede un mix di soluzioni di Collaborative commerce, Scm, Crm, Knowledge management ed e-procurement avanzato. Il futuro di Jd Edwards sembra proprio quindi focalizzato sul mercato emergente delle applicazioni di Collaborative supply chain, meglio note come applicazioni “self-service”, che consentono di integrare le strategie di fornitura di aziende situate lungo diversi stadi della catena produttiva. “Questa è quello che noi definiamo B2B collaboration – ha precisato Glenn Tubb, responsabile dello sviluppo prodotti di Jd Edwards -, un concetto che ha trovato concreta applicazione in Xbp (eXtended business processes), il nostro middleware che unisce le applicazioni aziendali per consentire di condividere e integrare i dati, in tempo reale, non solo all’interno dell’azienda ma anche coi trading partner”. E, per superare le resistenze delle Pmi italiane, Jd Edwards ha anche previsto accordi con alcuni Asp. Andersen Initiative, ad esempio, erogherà le soluzioni della casa di Denver con canoni di tipo “pay-per-use” dal proprio solution center di Avellino.