Un decalogo che illustra come agire non solo per superare un periodo difficile come quello attuale limitando al massimo i danni, ma per uscirne rafforzati, sia a livello aziendale sia personale.
Cosa porterà il 2009 ai CIO e ai senior It delle aziende? Tramite i dati di una ricerca che TechTarget ha condotto sui propri lettori (poco meno di 400 i CIO intervistati), abbiamo compilato la seguente lista delle dieci priorità. Come accade quotidianamente nel vostro lavoro, tale lista riguarda collaboratori, processi e tecnologia – e dipinge un quadro prudente (ma non così buio) per l’anno a in corso.
1. Non mettere in disparte la propria carriera
L’evoluzione nella carriera di un qualsiasi managere richiede una costante auto-valutazione. Cos’altro avete bisogno di imparare? Cosa vi appassiona di più con il passare del tempo? Cosa di quello che imparate in altri momenti della vostra vita può essere utile al business? Riuscite atrovare ciò di cui avete bisogno all’interno della vostra attuale organizzazione oppure dovreste cominciare a guardare al di fuori?
Anche in una situazione di recessione come quella attuale, le assunzioni a livello executive non si sono fermate, e il trend mostra che i CIO stanno assumendo la responsabilità di altri aspetti delle attività aziendali (organizzazione, innovazione, servizi, sicurezza). Se per voi è il momento di assumere una maggiore responsabilità o intraprendere un percorso diverso, almeno gettate adesso le basi. Come il vostro team, i vostri progetti e la vostra attività, sarete pronti a “fiorire” quando l’economia si riprenderà.
2. Mantenere il team IT impegnato
Le prime avvisaglie mostrano che il 2009 sarà un anno economicamente molto impegnativo, così molto probabilmente saranno accantonati i progetti più "stimolanti", potreste trovarvi ad affrontare licenziamenti e congelamenti dei salari. Questo non è certo di buon auspicio per l’eccellenza organizzativa e l’innovazione, per non parlare della realizzazione di tutti gli altri punti di questo elenco.
Cosa fare? Oltre alla comunicazione e ai benefit a bassissimo costo, trovate il modo per tenere i collaboratori attivi. Programmate focus group sugli utenti, mettete a calendario delle giornate di aggiornamento. Fate da guida al vostro team, non solo rispettando le sensazioni delle persone ma anche facendo la vostra parte per contestualizzare le difficoltà in azienda e per essere da stimolo a proseguire nelle attività in essere e future.
3. Cogliere ogni opportunità che per incrementare le competenze di business
Per diventare uno "stratega tecnologico" per il vostro business, è necessario conoscere le leve sulle quali agiscono gli altri dirigenti in azienda. Cercate di presenziare a qualche meeting di vendita, partecipate alla presentazione dei dati di bilancio (o a quelle delle imprese pubbliche nel vostro settore), studiate le metriche per misurare la redditività e il successo per la vostra azienda. In questo modo potete contribuire al processo di innovazione e di miglioramento che rappresenterà un grande vantaggio per la vostra azienda negli anni a venire.
4. Risolvere il problema della compliance
In un sondaggio separato di TechTarget condotto nell’agosto del 2008 su 181 medie aziende, è emerso che il 70% ritiene la compliance più importante rispetto all’anno precedente e si aspetta di dedicare più tempo a questo tema nell’anno in corso. Eppure solo il 48% ha ben chiare le tecnologie coinvolte nella compliance e solo il 30% ha personale dedicato alla compliance. Probabilmente in futuro emergeranno maggiori regolamentazioni e normative, e questa è un’ottima occasione per definire una precisa strategia per la compliance e i processi e la tecnologia che consentano di metterla in pratica.
5. Non dimenticare il rischio
Il rischio e la sicurezza sono quasi sempre in cima ai pensieri dei CIO; infatti, tra le prime dieci priorità IT nello studio di TechTarget ci sono tre tipi di progetti relativi alla sicurezza (security della rete, gestione delle identità e degli accessi e sicurezza degli endpoint), ciascuno dei quali con implementazioni per il 2009 previste da circa un terzo delle organizzazioni intervistate.
6. Prepararsi alle sfide imposte dalla supply chain
Molte aziende stanno riducendo il time cycle di produzione. Visto che l’economia sta rallentando, si cerca di ridurre al minimo le scorte a magazzino e produrre solo in un’ottica di build to order. Sarà sempre più fondamentale modellare i processi aziendali e rendere i dati disponibili rapidamente per lavorare in modo efficiente con i partner e i fornitori.
7. Pilotare l’efficienza (e non solo nell’IT)
L’IT, con la sua visione orizzontale su tutte le aree aziendali, si trova in una posizione "privilegiata" che le consente di individuare quei settori che meglio si prestano a un intervento per migliorare i processi di business. Ad esempio, se constatate che l’indice di rotazine del magazzino è inferiore alle specifiche imposte dall’industria e se sapete dare suggerimenti su come migliorare questo servizio, l’intera azienda avrà un beneficio.. In questo senso risultano utili i processi di modellazione, i tool di business process management, e dibusiness intelligence.
8. Garantire una forte governance
In periodi di crisi è fondamentale valutare le esigenze e il merito di ciascun progetto IT sulla base di ciò che questo comporta per l’organizzazione in termini di fatturato, efficienza, risparmio sui costi e risk management. Se non disponete di tale governance, questo è il momento adatto per metterla in atto.
9. Spendere con saggezza, ma continuare a investire
Molte imprese hanno purtroppo congelato la spesa IT andando incontro a guasti di sistema più critici, perché non si potevano sostituire le apparecchiature più vecchie, o quantomeno si sono trovate in ritardo con gli aggiornamenti sul piano delle infrastrutture. Fortunatamente, da quanto emerso dalla nostra indagine (svolta poco prima del tracollo finanziario vero e proprio, ma in un momento in cui l’economia non era propriamente in crescita), circa il 75% prevedeva di spendere nel 2009 la stessa cifra investita nel 2008. Nel caso di obblighi di tagli, il 68% ha detto che i progetti non essenziali sarebbero stati primi a essere accantonati (e questa non è poi una sorpresa).
In ogni caso, è meglio affrontare con trasparenza l’argomento “acquisto della tecnologia davvero necessaria”. Rinunciare a investimenti critici vuole inevitabilmente dire aumentare il rischio.
10.Controllare il piano strategico
Nel sondaggio effettuato da TechTarget, più della metà degli intervistati ha dichiarato che, se l’economia non migliorerà, nella prima metà del 2009 probabilmente saranno effettuati ulteriori tagli al budget ‘IT. E chi ha già dovuto operare dei tagli sa che raramente si ottiene una grande finestra temporale in cui agire. Pertanto, è assolutamente necessario iniziare a valutare il piano strategico sin da ora, così quando il top management chiederà un ulteriore taglio degli investimenti, saprete già come attuare le scelte giuste.