Digital Channel: il tool Web che controlla le informazioni

Questo strumento, da poco presente in Italia attraverso Smpi, è una soluzione innovativa che consente ai partner comunicazioni aggiornate senza onere di manutenzione

ottobre 2008

Sul fronte del Web marketing c’è un nuovo prodotto che fornisce una risposta alle esigenze di vendor e operatori del canale grazie a una integrazione tra i loro siti particolarmente efficace. Questa soluzione è già diffusa in molti Paesi europei e ora anche in Italia. Tutto, però, è nato in Olanda dove una società chiamata Digital Channel realizza, nel 2002, uno strumento marketing omonimo definito “real-time, Web-based product information management solution”.
Si tratta, in sostanza, di un tool che permette di presentare all’interno di un certo sito, per esempio quello di un rivenditore, le informazioni che risiedono su un altro sito, per esempio quello di un vendor.
Così il vendor non deve più trasferire informazioni, che rimangono sempre sotto il suo controllo, e il partner non deve più caricarle sul suo sito, né preoccuparsi del loro aggiornamento, che viene garantito dal vendor. Il cliente poi è certo di trovare tutte le informazioni in un unico posto. Ma c’è un altro aspetto importante: le “informazioni” possono non limitarsi a dati relativi ai prodotti ma possono essere anche materiale promozionale, annunci di campagne, testi per mailing pronti per essere personalizzati e spediti ai clienti e l’utilizzo di questo materiale può essere monitorato per controllare il procedere delle attività di marketing.
Oggi Digital Channel non c’è più: vittima del suo stesso successo è stata acquisita nel 2006 da Tie, una società del Regno Unito che opera nel settore della “electronic business collaboration”. Il prodotto viene proposto da poco in Italia da Smpi, azienda di Lainate (Mi) che si occupa di servizi marketing e il marketing manager Gianni Pintonello ce ne fornisce una succinta descrizione.
«Il programma Digital Channel permette di dare una risposta a uno dei tipici problemi dei partner e dei vendor ossia quello di fornire ai propri clienti, direttamente sul proprio sito, un set di informazioni aggiornate sull’offerta del vendor. Consente, cioè, un controllo sulle informazioni che partono dal Vendor e, attraverso il canale, giungono all’end user. Si tratta di un contenitore multimediale, grazie al quale il vendor seleziona tutte le informazioni utili per i suoi partner, le organizza nella forma di pagine Web nel proprio sistema informativo e le rende accessibili all’interno dei siti dei partner. I partner di canale hanno, in questo modo, sul proprio sito informazioni sempre aggiornate, senza alcun onere di manutenzione. Per citare un caso reale, quando un cliente di CtCom, reseller olandese che tratta prodotti di vari vendor, cerca informazioni sull’offerta di Kyocera, basta che clicchi sul box Kyocera, per veder apparire all’interno della pagina stessa una finestra con le informazioni richieste. Il cliente, in questo modo, non esce mai dal sito di CtCom. Le informazioni di prodotto che giungono, così, al consumatore finale sono uniformi e costantemente aggiornate. Tale sinergia si concretizza in un processo sia di vendita che d’acquisto più snello ed efficace».

Per quanto riguarda l’aspetto della comunicazione, il prodotto permette di distribuire in formato html documenti, come testi di e-mail o brochure, che possono essere personalizzati dal partner prima di essere inviati ai suoi clienti dal suo sito con il suo indirizzario che rimane perciò strettamente riservato. I partner diventano, così, soggetti attivi di comunicazione.
Valutare il successo
del piano marketing
Come ulteriore vantaggio, il vendor riceve un feedback, dall’utente finale/azienda, che gli permette di conoscere quante volte il link alla sua offerta è stato cliccato e quante mail sono state aperte (il nominativo di chi le apre è conosciuto solo dal partner) perciò riesce a controllare lo svolgimento delle campagne, anche se solo a livello quantitativo, e a valutare il successo dei suoi piani di marketing.
A livello Europa questa soluzione è stata ben recepita.
«Ci sono numerose referenze di aziende importanti – spiega Pintonello – come Ca, Fujitsu Siemens Computers, Kyocera-Mita e Siemens, che però per ora hanno scelto di supportare i loro partner con questa soluzione solo in alcuni Paesi, tra cui la Gran Bretagna, l’Olanda e i Paesi Scandinavi. In Italia invece stiamo riscontrando qualche difficoltà perché i nostri interlocutori non hanno autonomia, anche se la spesa si aggira sui mille euro a partner all’anno (stimando di lavorare con 50 top partner), mentre senza programma di mailing il costo si dimezza. Abbiamo però in corso varie trattative locali e siamo confidenti che presto potremmo dare anche referenze relative al mercato italiano».

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